Nigeriano morto a Fermo, Mancini torna in carcere

Un cavillo legale al centro del caso. I difensori: "Faremo ricorso, c'è un'irregolarità"

Amedeo Mancini torna in carcere (foto archivio Zeppilli)

Amedeo Mancini torna in carcere (foto archivio Zeppilli)

Fermo 7 dicembre 2017 - Il procuratore capo di Fermo, Domenico Seccia, ha emesso un ordine di carcerazione nei confronti di Amedeo Mancini, il 40enne fermano finito nei guai a seguito delle rissa in cui ha perso la vita il rifugiato politico nigeriano Emmanuel Chidi Namdi.

Un provvedimento che era già nell’aria dopo che la Cassazione aveva confermato l’aggravante razziale nella pena di quattro anni patteggiata da Mancini e dopo il materializzarsi di un cavillo legale che metteva a rischio la libertà del 40enne. L’uomo accompagnato dai suoi legali, gli avvocati Francesco De Minicis e Savino Piattoni, si è presentato spontaneamente nel carcere di Fermo.

Gli avvocati De Minicis e Piattoni hanno però già programmato la contromossa: “Nei prossimi giorni promuoveremo un incidente di esecuzione davanti al tribunale di Fermo, poiché, secondo la prevalente giurisprudenza della Suprema Corte di Cassazione, l’ordine di carcerazione sarebbe dovuto rimanere sospeso sino alla pronuncia del Tribunale di Sorveglianza di Ancona sull’istanza di affidamento in prova ai servizi sociali“.

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