Nuove regole a scuola dal 7 febbraio: quando si va in Dad

Il governo ha deciso di adottare norme che elimineranno il più possibile la didattica a distanza, di fatto riservata solo ai non vaccinati. Cosa cambia da lunedì e cosa fare per il rientro in classe dopo la quarantena

Bologna, 4 febbraio 2022 - Se genitori e personale scolastico pensavano di aver finalmente imparato le complicate regole riguardanti dad, did, quarantene e tamponi, dovranno mettere via questa certezza perché, da lunedì 7 febbraio 2022, cambia di nuovo tutto. Il governo Draghi ha deciso di adottare nuove norme che rivoluzioneranno la didattica, con l’obiettivo di eliminare il più possibile quella a distanza e favorire la scuola in presenza.

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Scuola: le nuove regole da lunedì 7 febbraio
Scuola: le nuove regole da lunedì 7 febbraio

Il decreto entrerà in vigore il giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e dunque, dal 7 febbraio 2022, dovrebbe essere operativo. Le nuove norme sono state illustrate in dettaglio dai ministri dell’Istruzione, Patrizio Bianchi e della Sanità, Roberto Speranza. Vediamo quali saranno i cambiamenti divisi per cicli di istruzione.

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Scuola dell’infanzia 

Negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia, finora bastava un solo bambino positivo al Covid per far scattare la sospensione delle attività. Da lunedì prossimo, invece, tutti i bambini rimarranno a casa solo quando in classe ci saranno almeno cinque casi di positività al Covid. In quel caso, le attività didattiche saranno sospese per cinque giorni. Di conseguenza, fino a quattro casi di positività accertati tra gli alunni presenti in classe, l'attività didattica prosegue per tutti in presenza anche se con l'utilizzo di mascherine Ffp2 da parte degli insegnanti fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell'ultimo caso accertato positivo al Covid.

Cambiano anche le regole per poter ritornare in classe dopo i contagi. Il decreto introduce un’ulteriore novità: i tamponi 'fai da te', quelli che si comprano in farmacia, al supermercato oppure online e che, finora, il governo aveva considerato non validi in modo ufficiale per mettere fine alla quarantena. In questo modo, si snellisce ulteriormente l’iter di rientro in classe perché si prevede che, se un bambino dovesse mostrare sintomi del virus, “dovrà sottoporsi - si legge nella bozza del decreto - a un tampone, molecolare, antigenico oppure 'autosomministrato'". Se l’esito è negativo, per rientrare in classe basterà l’autocertificazione.

Scuola primaria

Anche alle elementari si cambia e in modo rivoluzionario. Fino a quattro casi di positività, gli alunni, vaccinati e non, continuano a seguire le attività didattiche in presenza con l’utilizzo di mascherina Ffp2 da parte di docenti e alunni con più di 6 anni di età e fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso accertato positivo al Covid. Inoltre, è obbligatorio effettuare un test antigenico rapido o autosomministrato o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e, se si è ancora sintomatici, di nuovo al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto.

Dal quinto caso di positività in poi, invece, i provvedimenti sono diversi a seconda che si parli di alunni vaccinati almeno con doppia dose da meno di 120 giorni (o guariti da meno di 120 giorni o che hanno effettuato la dose di richiamo o, ancora, guariti dal Covid dopo doppia dose di vaccino) o non vaccinati (oppure vaccinati o guariti da più di 120 giorni).

Alunni vaccinati E’ prevista unicamente l’autosorveglianza. Finora, invece, con due positivi in classe scattava non solo la Dad di 10 giorni ma anche la quarantena per tutta la classe (sia vaccinati che non vaccinati). Ora, invece, continuano a seguire le attività didattiche in presenza con mascherina Ffp2 (per dieci giorni) sia docenti che alunni con più di 6 anni di età ed è obbligatorio effettuare un test antigenico rapido o autosomministrato (fai da te) o molecolare alla prima comparsa dei sintomi. E, nel caso si fosse ancora sintomatici, anche al quinto giorno successivo alla data dell'ultimo contatto. In caso di utilizzo del test antigenico autosomministrato, l'esito negativo è attestato tramite autocertificazione.

Alunni non vaccinati Per i non vaccinati, oppure vaccinati o guariti da più di 120 giorni, invece, dal quinto caso in poi c'è la Ddi (didattica digitale integrata) e la quarantena per 5 giorni. La bozza del decreto specifica che la sospensione delle attività avviene se “l'accertamento del quinto caso di positività si verifica entro cinque giorni dall'accertamento del caso precedente”. La quarantena cessa in seguito all'esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare (per i successivi 5 giorni si è però tenuti a indossare la mascherina Ffp2). Per rientrare basta il tampone negativo e non è necessario un certificato della Asl o del medico.

Scuola secondaria (primo e secondo grado)

Novità importanti arrivano anche per la scuola media e superiore. Con un caso di positività tra gli studenti, le norme restano le stesse: l'attività prosegue per tutti (vaccinati e non) in presenza con l'utilizzo della mascherina Ffp2 da parte di alunni e docenti.

Le cose cambiano al verificarsi di 2 o più casi. Mentre, finora, con due casi, la classe si divideva tra vaccinati (in presenza) e non vaccinati (in Ddi) e, con tre casi, gli studenti, finivano tutti in Dad, ora si utilizzerà un nuovo protocollo.

Per gli alunni vaccinati Con due o più casi di positività tra gli alunni, per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni o che sono guariti da meno di 120 giorni o che hanno effettuato la dose di richiamo, l'attività didattica prosegue in presenza con l'utilizzo di mascherine Ffp2 per dieci giorni.

Per gli alunni non vaccinati Per tutti gli altri studenti non vaccinati o vaccinati da meno di 120 giorni, le attività scolastiche proseguono in didattica digitale integrata per 5 giorni. Con annessa quarantena precauzionale. La quarantena termina all'esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare (per i successivi 5 giorni si è però tenuti a indossare la mascherina Ffp2). Per rientrare basta il tampone negativo e non è necessario un certificato della Asl o del medico.