Riapertura hotel Emilia Romagna, le linee guida anti Coronavirus

Dal 18 maggio alberghi, campeggi, residence e villaggi turistici torneranno ad accogliere ospiti. Ecco le regole che dovranno rispettare

Gli hotel si devono adeguare alle norme anti Coronavirus per la riaperture (Foto Umicini)

Gli hotel si devono adeguare alle norme anti Coronavirus per la riaperture (Foto Umicini)

Bologna, 13 giugno 2020 – Dopo le spiagge è la volta di hotel, campeggi, residence, villaggi turistici e marina resort: in Emilia Romagna la Fase 2 comincia anche per le strutture ricettive. Che dal 18 maggio, dopo il lockdown causato dall'emergenza Coronavirus, potranno tornare ad accogliere i propri ospiti in sicurezza rispettando le linee guida varate dalla Regione. Un'attenzione particolare dovrà essere riservata a informazione, responsabilizzazione, distanziamento interpersonale e igiene. Dal check-in al check-out. Indicazioni sono state fornite anche per il trattamento di eventuali ospiti con sintomi Covid

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Sono state condivise questa mattina, in un incontro tra Regione, associazioni di categoria, sindacati e rappresentanti degli enti locali, le linee guida per le strutture ricettive da Piacenza a Rimini. Due documenti - uno per alberghi e residenze turistico-alberghiere, l’altro per campeggi, villaggi turistici e marina resort – con tutte le indicazioni utili per assicurare agli ospiti e al personale che lavora nel settore, un soggiorno sereno e senza rischi.

“Un grande impegno per un lavoro di squadra inedito, svolto in collaborazione con l’assessorato alla salute e la Direzione cura della persona, salute e welfare della Regione Emilia Romagna - spiega l’assessore regionale a Turismo e Commercio, Andrea Corsini - che permetterà a tutti di poter soggiornare in Emilia Romagna con regole certe e con la consapevolezza che la proverbiale ospitalità della nostra terra, in questa anomala stagione estiva 2020, saprà coniugare professionalità a sicurezza e salute. Abbiamo voluto questi tavoli di confronto, unici in Italia, con tutti gli attori del settore proprio per mettere a punto un sistema di garanzia contro il rischio Covid e poter ripartire con un’industria turistica che non ha eguali”.

Depliant e cartelloni informativi

In particolare, sono l’informazione e la responsabilizzazione le azioni comuni che unificano l’accoglienza in tutte le tipologie di strutture ricettive. A partire dall’arrivo dove gli ospiti dovranno trovare depliants informativi o cartelloni con le indicazioni, in italiano e in inglese, del giusto comportamento da tenere per contenere il virus: dalle raccomandazioni sul mantenimento della distanza sociale e sul lavaggio frequente della mani, agli obblighi di restare al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5°) o se si è stati a contatto con persone positive al Covid-19 nei 14 giorni precedenti all’arrivo, alla consapevolezza e l’accettazione di non poter restare nella struttura in caso di sintomi di influenza, insorgenza di febbre, che vanno dichiarati tempestivamente, così come se si sta soggiornando con una persona che presenta sintomi di contagio.

Un metro di distanza. Dal check-in al check-out

Per quanto riguarda il distanziamento interpersonale di almeno un metro, va sempre garantito in tutte le fasi, dal check-in al check-out prevendendo anche modalità di prenotazione e pagamento online l’invio telematico delle informazioni necessarie per la registrazione prima dell’arrivo, l’indicazione in caso di registrazioni plurime di un capo-gruppo che tiene i contatti con la reception e, dove possibile, l’attivazione di  sistemi di virtual concierge, l’installazione di eventuali modalità di chiusura come la “reception glass”. Il tutto sempre per evitare code e assembramenti di ogni tipo, con la raccomandazione, quando sia difficile mantenere la distanza consigliata, di dotarsi di mascherine, guanti, schermature e ogni altra attrezzatura idonea allo scopo. Distanziamento che vale, ovviamente, anche per il personale della reception (previste anche schermature laterali tra le persone) e per tutti i lavoratori della struttura.

La capienza degli ascensori negli alberghi deve essere tale da consentire il rispetto della distanza interpersonale che può essere derogata in caso di persone che facciano parte dello stesso nucleo familiare o che condividano la camera.

Vietati happy hours, degustazioni e buffet

E il mantenimento della distanza deve accompagnare gli ospiti in ogni momento del soggiorno, dalla consumazione dei pasti alla pulizia delle stanze – con facoltà di chiedere che il personale addetto alle pulizie non faccia ingresso in camera.

Per questo sono vietati happy hours, degustazioni, buffet e le consumazioni vanno fatte ai tavoli con menu preferibilmente digitali e su dispositivo del cliente o, in caso di menu cartacei, disinfettati dopo ogni uso.

Vietati gli intrattenimenti danzanti e gli eventi musicali di qualsiasi genere, con la sola eccezione di quelli esclusivamente di “ascolto” con postazioni sedute che garantiscano il distanziamento interpersonale, mentre per l’animazione dei bambini ci si dovrà rifare al protocollo regionale per i Centri estivi.

Sport, piscine, spiagge private

Sì agli sport individuali praticati sempre nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale, mentre per gli sport a coppie o in squadre valgono le indicazioni fornite dal ministero dello Sport e dalle federazioni per la pratica sportiva.  Per quanto riguarda le piscine e aree benessere bisogna far riferimento alle norme di sicurezza che saranno indicate per la riapertura di queste attività, altrimenti occorrerà inibirne l’accesso e l’utilizzo. Mentre per l’utilizzo delle spiagge private valgono le linee guida apposite per gli stabilimenti balneari.

Meeting, conferenze, riunioni

Per quanto invece riguarda meeting, conferenze e riunioni, in attesa di apposita disciplina, nel protocollo per le strutture alberghiere vengono fornite indicazioni sull’accoglienza dei partecipanti, la loro registrazione, l’assegnazione di posti e le modalità di intervento per oratori e moderatori.

Pulizia e disinfestazione

Infine, pulizia e disinfezione costituiscono un capitolo importante del protocollo a partire dagli spazi comuni dove devono essere messi a disposizione degli ospiti distributori di gel con una concentrazione di alcol al 60-85% per le mani, alle indicazioni puntuali per il personale che dovranno occuparsi dell’igiene di tutti gli oggetti toccati dai clienti e da loro stessi nel corso della giornata di lavoro. Mascherine, guanti monouso e disinfettante per superfici dovrebbero essere disponibili, anche a pagamento, degli ospiti che ne facciano richiesta.

In caso di Covid

E in caso di ospite con sospetto Covid i protocolli forniscono indicazioni precise per la segnalazione alle autorità sanitarie, che deve essere tempestiva, e al trattamento della persona in attesa del parere sanitario e degli eventuali co-soggiornanti, fino alla disinfezione della stanza e allo smaltimento dei rifiuti in sicurezza.