Vallefoglia, maiali non tracciati e lavoratori in nero. Chiuso laboratorio fantasma

Sequestrati 30 suini, congelati e non, per un valore di circa 35 mila euro. Denuncia e maxi multa per un pesarese

Maiali in allevamento

Maiali in allevamento

Vallefoglia (Pesaro Urbino), 23 gennaio 2018 - Tutto è nato da un normale controllo stradale. Un posto di blocco dei carabinieri della Stazione di Montecchio ha permesso di far scattare le indagini che hanno portato a scoprire non solo lavoratori in nero impiegati in un laboratorio di lavorazione della carne ma anche materia prima non tracciata e priva di ogni autorizzazione sanitaria.

A insospettire i militari dell'Arma, infatti, è stata quella carne di suino trasportata nel portabagagli di un'auto fermata per un controllo e condotta da un italiano risultato, poi, essere un lavoratore in nero. L'indagine che ne è seguita ha portato i carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Pesaro e Urbino, i Nas di Ancona e i militari della Compagnia pesarese, a rintracciare nell'entroterra il laboratorio da cui proveniva la carne.

Lì hanno scoperto non solo 13 dipendenti tutti in nero, ma anche che non esisteva nessuna autorizzazione o tracciatura che permettesse all'azienda di lavorare la carne. Inevitabile la chiusura dell’azienda, il sequestro di 17 kg di carne in essa ritrovati e la multa da 3.500 euro. Non solo. Quando i carabinieri sono tornati in quel laboratorio per contestare le violazioni riscontrate, si sono accorti che l’azienda, malgrado la sospensione, era ancora in piena attività. Per questo il titolare non solo è stato denunciato per non aver rispettato il provvedimento sospensivo ma dovrà pagare anche un’ulteriore multa di 35 mila euro.

A ciò si è aggiunto un sequestro di carni ben più corposo: 18 suini congelati interi, salumi vari e altri 12 suini non congelati, per un valore complessivo di circa 35 mila euro.