Piacenza, 3 agosto 2020 - Ci saranno anche piacentini nella prima fase della sperimentazione del vaccino italiano contro il Covid-19 finanziata da Regione Lazio e Miur. Sono 45 per ora i volontari coinvolti, e possono essere residenti a Piacenza, Roma, Verona e Cremona.
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I volontari dovranno essere sani e massimo 55enni, a loro sarà somministrato il vaccino; se i test non avranno controindicazioni, verranno poi allargati a un nuovo gruppo di cittadini tra i 65 e i 75 anni, per poi essere ulteriormente estesi con il progredire dei risultati. Il vaccino ha già superato i test preclinici effettuati sia in vitro che in vivo su modelli animali, che hanno evidenziato la forte risposta immunitaria indotta e il buon profilo di sicurezza: per questo, dunque, può quindi cominciare la fase 1 di sperimentazione sull’uomo della piattaforma vaccinale italiana, alla quale ha collaborato anche il Consiglio Nazionale delle Ricerche con il supporto del Ministero della Salute.
“È davvero un bene - afferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini - che la città che ha più sofferto nella nostra regione, e tra la più colpite in tutto il Paese, entri a far parte di questo progetto, che ha un obiettivo ambizioso: identificare la quantità minima di vaccino capace di sviluppare gli anticorpi nell’essere umano. Sappiamo - aggiunge l’assessore - quanta importanza rivesta la ricerca in una fase delicata come questa, poiché la sconfitta del virus arriverà solo con la scoperta del vaccino, e auspichiamo quindi che la sperimentazione confermi i risultati attesi. Nel frattempo, il nostro sostegno ancora una volta va ai ricercatori e a tutti i cittadini, in particolare quelli della nostra regione, che daranno la propria disponibilità mettendosi al servizio della scienza e della collettività”.
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