Zona arancione scuro Emilia Romagna 25 febbraio, Bonaccini: "Per contenere terza ondata"

Il presidente della Regione Emilia Romagna sulle nuove misure restrittive: "Laddove ci sono problemi bisogna intervenire tempestivamente"

Zona arancione scuro dal 25 febbraio in Emilia Romagna

Zona arancione scuro dal 25 febbraio in Emilia Romagna

Bologna, 24 febbraio 2021 - "Non so se sia l'inizio della terza ondata. Stiamo monitorando la situazione territorio per territorio. Laddove ci sono problemi bisogna intervenire tempestivamente. Con il conforto degli esperti dobbiamo capire nel Paese, e per quanto ci riguarda in Emilia Romagna, come comportarci. Bisogna essere molto seri e attenti": lo ha detto Stefano Bonaccini, ospite di Mattino 5, spiegando la decisione di aver disposto una zona arancione scuro per 14 Comuni dell' Emilia Romagna da domani fino all'11 marzo. "In Europa, la terza ondata ad esempio in Germania e in Gran Bretagna è già arrivata da settimane. Cerchiamo qui di fare il meglio possibile per contenerla e contrastarla", ha concluso il governatore.

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Le misure dell'arancione 'rafforzato' comportano soprattutto la chiusura delle scuole. "Abbiamo deciso che dalle elementari si fa la didattica a distanza al 100%, rimangono aperti asili e materne perche' il contagio e' sulla fascia delle elementari e delle medie, non solo alle superiori", spiega ancora il governatore.

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Bonaccini: "Ristoranti? Con Salvini se dice cose che hanno un senso"

Il presidente della Regione Emilia Romagna ha poi anche tenuto il punto sui ristoranti e l'asse nato con Matteo Salvini. Bonaccini ha incontrato proprio ieri sera in videoconferenza un nutrito gruppo di ristoratori di Modena e ammonisce: "Bisogna parlarci con quelle persone, anche quando devi dirgli un no. Bisogna non farli sentire soli", ammonisce. Quanto a Salvini, manda a dire il dem, oggi a Mattino 5, "credo di aver dimostrato di poterlo anche battere e immagino che alle politiche ci torneremo a dividere dalla Lega come è giusto che sia in democrazia, ma non vedo perchè con un avversario politico, laddove dica cose che possano avere un senso, non si possa discutere e dialogare".

Il governatore Pd poi precisa, a proposito della sua proposta per le cene: "Non ho detto che bisogna ripartire nelle zone gialle i ristoranti la sera. Ho detto: perchè non mettersi a sedere con gli esperti, magari restringere ancora di piu' di oggi quando si va a pranzo, ma valutare se nel caso di una curva epidemiologica che non faccia paura", all'interno delle zone gialle, sia possibile "dare un po' di ossigeno ad una parte di quelle categorie che sono nel dramma".

A proposito delle frizioni nate nel Pd, Bonaccini cita il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, "che mi pare sembra faccia ancora parte del Pd", per la proposta di riaprire non solo i musei, ma anche i cinema e teatri. Il ministro "fa una proposta di buonsenso", sottolinea Bonaccini. "Ci sono lavoratori del mondo dello spettacolo, dei teatri, dei musei e della musica che non lavorano da un anno", ricorda. Idem per quanto riguarda piscine e palestre, per le quali la proposta di Bonaccini è di valutare "se individualmente, prendendo le persone ad una ad una" è possibile una riapertura. In ogni caso, informa ancora il governatore, "da ieri sera", cioe' dopo la proposta sui ristoranti "sto ricevendo un sacco di messaggi di persone che dicono che ho fatto bene".