Zona gialla Emilia Romagna spostamenti: le regole

Visite a parenti e amici, seconde case, coprifuoco: ecco come ci si potrà muovere in regione da lunedì 1 febbraio

Zona gialla spostamenti: cosa si può fare in Emilia Romagna

Zona gialla spostamenti: cosa si può fare in Emilia Romagna

Bologna, 31 gennaio 2021 - Da domani, lunedì 1 febbraio, l'Emilia Romagna si porterà dalla zona arancione a quella gialla. Un cambio di colore fortemente 'voluto' dal presidente Bonaccini, ma che è stato possibile grazie al miglioramenti dei dati regionali, dell'Rt e dei parametri, nelle ultime due settimane, riguardanti la pandemia da coronavirus. I negozi saranno aperti, i centri commerciali chiusi nel weekend (tranne i supermercati), bar e ristoranti aperti fino alle 18, poi asporto (alcol vietato) e consegna a domicilio fino alle 22. Aperti anche parrucchieri e centri estetici, si potranno fare passeggiate e jogging, ma restano chiuse palestre e piscine. 

Col colore giallo, sarà inoltre possibile spostarsi all'interno della propria regione (rispettando però il coprifuoco dalle 22 alle 5), ma vietato sconfinare in un'altra regione fino al 15 febbraio. Si potrà andare a trovare parenti e amici (una volta al giorno) e anche raggiungere le seconde case (anche fuori regione: ma con dei limiti). Ecco, dunque, nel dettaglio cosa cambia per gli spostamenti delle persone col ritorno alla zona gialla.

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Spostamenti tra Comuni e coprifuoco

In zona gialla ci si può spostare tra Comuni ma resta la misura governativa del coprifuoco che va dalle 22 alle 5 del giorno successivo. In questo lasso di tempo è vietato uscire di casa a meno che gli spostamenti non siano motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità o motivi di salute. Ma bisognerà compilare l'autodichiarazione e presentarla alle forze di polizia, in caso di controlli. Tuttavia, "è in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi".

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Vietato uscire dalla regione fino al 15 febbraio

Fino al 15 febbraio, sul territorio nazionale, è proibito ogni spostamento in entrata e in uscita tra regioni. A meno che non si abbiano comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Visita a parenti a amici

Durante la giornata è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno (per la visita ai parenti anche più di una volta al giorno se c'è un'urgenza), sempre rispettando il coprifuoco. Ci si può spostare al massimo in due persone (oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione) e portare con sè i figli minori di 14 anni (oppure altri minori di 14 anni sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.

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Seconde case

In zona gialla si possono raggiungere le seconde case che si trovano in area regionale. Ma non solo. Infatti, con le disposizioni in vigore (quelle relative al decreto legge di gennaio), sarà possibile fare rientro anche presso le seconde case che si trovano in un'altra regione o Provincia autonoma (e anche da o verso le zone “arancione” o “rossa”). Questo, però, purché queste abitazioni fossero già fruibili in epoche anteriori all’adozione del Decreto-legge 14 gennaio 2021, n. 2. Ciò dovrà essere dimostrato con un atto scritto - come la data di un atto stipulato dal notaio oppure la data di registrazione di una scrittura privata - anteriore al 14 gennaio 2021. Oppure si potrà presentare un'autocertificazione (la cui veridicità sarà successivamente verificata). Naturalmente, la casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente e ci si potrà recare solo il nucleo stesso.

Chi non può spostarsi

Ovviamente, gli individui che presentano un'infezione respiratoria con febbre (maggiore di 37,5 gradi) devono rimanere presso il proprio domicilio, contattando il proprio medico curante.