17 Aprile 2015 – L'economia dà cenni di ripresa, qualche porta si apre e tanti cercano di infilarsi. Come fare un curriculum, ancor più di questi tempi, sembra essere una delle chiavi per entrare nel mondo del lavoro. E allora possono tornare utili i risultati di un sondaggio condotto dal colosso di marketing YouGov su oltre 600 dirigenti di azienda. I manager dovevano scegliere da una lunga lista di possibili caratteristiche, quali fossero quelle che più li disturbavano quando avevano tra le mani un CV.
La sintesi è: meglio poche informazioni che troppe. Mai dimenticare quelle fondamentali, ovvero quelle più attinenti alla posizione in oggetto. Rileggere sempre con attenzione: l'errore di ortografia è un biglietto di sola andata per il cestino, virtuale o sotto la scrivania che sia. Ecco, quindi, la classifica dei dieci errori più fastidiosi e la percentuale dei dirigenti che li ha segnalati.
1 – Errori di ortografia o grammaticali – 87% 2 - Presenza di informazioni sbagliate (esempio: indirizzo mail sbagliato) – 74% 3 – Mancanza di informazioni chiave (date, responsabilità ricoperte nei lavori precedenti, dettagli dei contatti) - 74% 4 – CV troppo lunghi – 46% 5 – CV troppo informali – 44% 6 – Grafica 'povera' – 39% 7 – Troppe informazioni personali – 29% 8 – CV Troppo corto – 29% 9 - Presenza di informazioni non rilevanti al fine della posizione aperta – 24% 10 – Foto del candidato allegata - 13%