Martedì 23 Aprile 2024

Inchiesta Ischia, D'Alema furioso: "Denuncerò chi dice il falso". Altolà Anm: "Pensare ai reati". VIDEO Battibecco col giornalista

D'Alema risponde alla domanda di un giornalista sulla opportunità di mischiare una convention del Pd alla vendita di vini. "Io la querelo, non sarebbe il primo oggi". E ancora: "Mai ricevuto bonifici da 87mila euro"

Massimo D'Alema (Ansa)

Massimo D'Alema (Ansa)

Bari, 1 aprile 2015 - In relazione alle notizie che lo riguardano pubblicate sulla inchiesta di Ischia, Massimo D'Alema s'infuria. Inizia con un battibecco con un giornalista che gli aveva chiesto lumi sull'opportunità di mischiare una convention del Pd alla vendita di vini. "Gli acquisti (del vino, ndr) sono avvenuti nel corso di due anni non in una convention del Pd, sono stati regolarmente fatturati e sono avvenuti in prossimità delle festività, evidentemente per fare regali come fanno molte imprese", risponde D'Alema al giornalista. "Io la querelo - aggiunge D'Alema - non sarebbe il primo oggi". "Sono stati fatturati con un trattamento di favore - ha aggiunto - fatture a 4 mesi. Non sono state vendute in una convention del Pd". Alla domanda se tra i suoi clienti ci siano molte cooperative, D'Alema risponde: "Ci sono molti cittadini che se lo comprano, moltissimi".

Poi D'Alema fa sapere: quello che sta accadendo "mi costringe a denunciare, cosa che cominceremo a fare da oggi, quanti organi di stampa, televisioni e radio, singoli giornalisti, si sono esercitati a dire cose false e palesemente diffamatorie".

E continua: "È evidentemente falso e diffamatorio dire che io sono stato beneficiario di bonifici per oltre 80mila euro", dice ancora a Bari, in riferimento alle indiscrezioni di stampa riferite agli atti giudiziaria relativi alla metanizzazione di Ischia.

"Innanzitutto - ha spiegato - per quanto attiene ai contributi alla fondazione 'Italianieruopei', la fondazione è un'istituzione culturale che non è mia: io non ne sono proprietario. C'è un'associazione che comprende molte personalità che non voglio stare qui a nominare ma che è veramente offensivo ritenere che siano riassumibili nella mia persona, io non ne sono amministratore, non ne sono neppure rappresentante legale e non sono beneficiario in alcuno modo dei contributi versati alla fondazione 'Italianieuropei' di cui io sono soltanto il presidente pro tempore e lo sono stati anche altri con l'incarico di assicurare l'indirizzo politico - culturale della fondazione, attività che svolgo a titolo gratuito". "Quindi, indicarmi come beneficiario di contributi è falso e chiaramente diffamatorio", ha dichiarato e ha continuato: "Quindi come si possa dire "80mila euro a D' Alema" è chiaramente un falso di cui, chi si è reso responsabile risponderà di fronte alla giustizia. Perché la pazienza ha un limite".

L'INVITO DELL'ANM - Rispetto invece alle critiche di D'Alema sull'uso delle intercettazioni nell'inchiesta sulle tangenti, l'Anm invita a "fermare l'attenzione sui fatti gravi di corruzione che stanno emergendo, non sulle polemiche". La riservatezza "va tutelata", ma "non si mettano in discussione le intercettazioni come strumento di indagine".