Venerdì 26 Aprile 2024

Siria, reporter Usa decapitato da jihadisti. Avviso a Obama: "Pronti alla carneficina"

James Foley, 40 anni, freelance di Boston, era stato rapito in Siria nel gennaio 2013. Gli jihadisti hanno diffuso un video macabro dal titolo "Messaggio all'America". Il corrispondente del Time Steven Joel Sotloff, viene indicato come la prossima vittima

Il reporter Usa James Foley nel video girato dagli jihadisti

Il reporter Usa James Foley nel video girato dagli jihadisti

Roma, 19 agosto 2014 - Gli jihadisti sunniti dello Stato Islamico si sono macchiati di un ennesimo atto barbarico. In un video estremamente macabro intitolato 'Messaggio all'America', hanno mostrato la decapitazione del reporter Usa James Foley, 40enne freelance di Boston rapito nel gennaio 2013 in Siria.

Nelle immagini si vede Foley in ginocchio con una tuta arancione, come quella indossata dai prigionieri di Guantanao con alle spalle un uomo vestito di nero. Poco dopo - pochi i frammenti diffusi al momento - si vede il corpo di  Foley con la testa insanguinata poggiata in grembo. Prima delle immagini della decapitazione si leggono delle scritte in arabo ed inglese spiegare che questa è la prima risposta promessa a Barack Obama per i raid aerei degli ultimi giorni contro Is. Raid che hanno portato gli Usa, "su una superficie scivolosa verso un nuovo fronte di guerra contro i musulmani. Qualsiasi tuo tentativo, Obama, di negare le libertà e la sicurezza ai musulmani sotto il califfato islamico (il regime imposto da Is in parte di Iraq e Siria a fine giugno, ndr) porterà alla carneficina della tua gente". 

Nel video parla lo stesso Foley che si rivolge ai cari accusando gli Usa e Obama di essere responsabili della sua morte. Dopo il guerrigliero al suo fianco, che con un coltello taglia la testa a Foley, avverte che anche un secondo americano è nelle loro mani. Presentato come Steven Joel Sotloff, corrispondente di Time, disperso dall'agosto del 2013 in Libia, è  indicato come la prossima vittima: "Dipende dalle prossime decisioni di Obama". Le immagini sono terribili e sono già diffuse sul web ma Youtube l'ha rimosso.