Venerdì 19 Aprile 2024

Sicurezza, sì a banca dati Dna: "Ma non è un grande fratello". Cdm, varato decreto salva-Ilva

Il Consiglio dei ministri approva il regolamento per la schedatura genetica: prelievi a arrestati e condannati. Sì del governo alle misure per impedire lo stop dell'altoforno a Taranto e per sbloccare aree stabilimenti Fincantieri. Via libera anche a missione Ue contro traffico di migranti

Un laboratorio di analisi

Un laboratorio di analisi

Roma, 3 luglio 2015 - L'Italia avrà una banca dati del Dna. Il suo regolamento è stato approvato in via preliminare oggi dal Consiglio dei ministri. Ad annunciarlo su Fb il premier Matteo Renzi sottolineando che le norme "sono tra le più innovative al mondo". Per il ministro della giustizia Andrea Orlando "magistrati e forze dell'ordine hanno nuovi strumenti nella lotta al crimine #giustizia". Con questo provvedimento (dovrà poi essere adottato con Decreto del Presidente della Repubblica) - in attuazione del Trattato Ue di Prum - si istituisce una banca dati presso il Viminale a cui si affianca il laboratorio centrale del Dna presso il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia, ubicato a Rebibbia. Servirà a individuare i responsabili di azioni criminali e fermarli, ma anche a escludere chi non è coinvolto.

NON SARA' GRANDE FRATELLO - "Non sarà un Grande Fratello genetico - assicurano - ma uno strumento fondamentale in tema di innovazione, sicurezza e anche risparmio". Ed ancora, sul versante internazionale, aiuterà a rafforzare la cooperazione tra Stati sul fronte delle prevenzione e repressione del terrorismo e dell'immigrazione clandestina. Mentre sul versante interno, contribuirà alla soluzione di casi giudiziari complessi, al ritrovamento di persone scomparse, all'identificazione di persone decedute rimaste non identificate.

CHI SARA' SCHEDATO - Il Dna potrà essere raccolto da autori o presunti autori di reati non colposi, condannati in via definitiva, arrestati in flagranza di reato o sottoposti a fermo, sottoposti a custodia cautelare in carcere o agli arresti domiciliari. Ma sarà possibile anche catalogare materiale genetico di persone scomparse, decedute non identificate o non identificabili. Sono fissati termini massimi per la cancellazione del profilo del Dna e di distruzione del relativo campione biologico: massimo 40 anni per il primo, 20 per il secondo. Per la tutela della privacy il provvedimento - proposto dai ministri della giustizia, dell'interno, della salute e del lavoro - ha acquisito i pareri del Garante. 

SI' AL DECRETO SALVA-ILVA - Al termine di una seduta lampo, il Cdm ha approvato un unico decreto che contiene le misure per impedire lo stop dell'altoforno a Taranto e per sbloccare le aree dello stabilimento Fincantieri di Monfalcone, sequestrate dal tribunale di Gorizia. "Passo dopo passo, un mattone alla volta, non solo salvataggi di aziende, ma anche costruzione di futuro. Avanti tutta, è la volta buona", ha commentato su Facebook il premier Matteo Renzi.

Soddisfatta Fincantieri, secondo cui il provvedimento fornisce l'interpretazione autentica della normativa in materia ambientale, chiarendo che i depositi temporanei di scarti di lavorazione fatti sulla banchina del cantiere di Monfalcone anziché sulla nave sono legittimi. Verrebbe così superata l'interpretazione della Cassazione all'istanza della Procura per il sequestro delle aree, nell'ambito di un'indagine aperta dal 2013. L'azienda aveva ritenuto obbligato chiudere tutta la produzione, giudicando 'strategichè le zone interdette.

Per Taranto, invece, c'è voluta una lunga valutazione tecnica che ha fatto slittare di parecchie ore la riunione del governo. Il decreto stabilisce che, nei casi di aziende di rilevanza strategica nazionale sottoposti a provvedimenti cautelari da parte della magistratura, il provvedimento non impedisca la prosecuzione dell'attività d'impresa purché l'azienda presenti in termini 'stringenti' (probabilmente 30 giorni) un piano per l'adozione di misure aggiuntive sulla sicurezza del lavoro. Non viene così leso il motivo per il quale il magistrato ha disposto il sequestro - l'indagine sulla morte di un operaio - ma l'Ilva potrà presentare istanza alla magistratura, con un piano integrativo di sicurezza, il dissequestro dell'altoforno e la prosecuzione delle proprie attività.

MIGRANTI, VIA LIBERA A MISSIONE UE - Sì del Consiglio dei ministri anche alla partecipazione italiana alla missione dell'Unione europea EunavFor contro i trafficanti di migranti. In questa fase l'operazione ha il compito, soprattutto con l'attività di intelligence, di raccogliere informazioni sulla tratta.

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