Giustizia, Orlando dà lo sprint: "Divorzi consensuali più veloci". Coppie gay: "Serve una norma"

Il ministro Orlando annuncia tempi rapidi quando la separazione non mette in questione i diritti di figli non autosufficienti

Divorzio

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Roma, 17 settembre 2014 - Nell'ambito della riforma della Giustizia, sono in arrivo anche nuove norme per snellire le spesso interminabili cause di divorzio. "Abbiamo previsto che tutti i divorzi e le separazioni, quando sono consensuali e quando non mettono in questione i diritti di figli non autosufficienti, portino a una soluzione del matrimonio di fronte a un ufficiale di stato civile", annuncia il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ai microfoni di Rtl 102.5 durante "Non Stop News".

"Stiamo lavorando su due cose diverse - ha aggiunto Orlando - c'è una riforma del procedimento con il quale si arriva al divorzio che è già stato approvato alla Camera e in questo momento è al Senato e che prevede una forte accelerazione per arrivare al divorzio. Poi c'è un altro intervento che fa parte dei provvedimenti che riguardano la riforma del civile, in questo caso si interviene da un altro punto di vista: poichè il civile è caratterizzato da un eccesso di provvedimenti, noi abbiamo tre volte e mezzo i procedimenti della Germania, quello che abbiamo provato a fare è togliere tutto ciò che non è strettamente necessario che vada di fronte al giudice. Quindi, ciò che può essere risolto in altra sede abbiamo cercato di farlo in quella sede considerando la giurisdizione, il funzionamento del processo, un bene scarso, e per questo abbiamo previsto che tutti i divorzi e le separazioni, quando sono consensuali e quando non mettono in questione i diritti di figli non autosufficienti, portino a una soluzione del matrimonio di fronte a un ufficiale di stato civile. Quindi - ha concluso il ministro della Giustizia - non è più necessario recarsi davanti al giudice consentendo in questo modo di deflazionare il processo e di rendere più rapido e meno costoso questo tipo di procedura".

UNIONI GAY - "Bisogna che il nostro Paese si doti come molti altri Paesi europei di una normativa che riconosca i diritti delle persone dello stesso sesso o persone di sessi diversi che convivono e che non possono maturare dei diritti. C'è un vuoto e io credo che questo vuoto debba essere rapidamente riempito", ha spiegato il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ai microfoni di Rtl 102.5. "C'è una discussione che stiamo facendo a livello europeo per dare omogeneità - ha aggiunto - è uno dei temi al centro della discussione nel Semestre nell'ambito giustizia quindi la vivo come uno stimolo a cercare di dare una risposta a livello europeo".