Salvini a Bibbiano "Bambini vittime della fame di denaro". Le Sardine "Piazza comprata"

Lucia Borgonzoni: "Commisssione d'inchiesta sugli affidi". Il popolo di Santori: "Abbiamo già vinto, siamo sete volte più di loro"

Bibbiano, Lucia Borgonzoni, Matteo Salvini e Mattia Santori

Bibbiano, Lucia Borgonzoni, Matteo Salvini e Mattia Santori

Reggio Emilia 23 gennaio 2020 - Si spengono le luci in piazza della Repubblica, si accendono le Sardine a a pochi metri di distanza. vanno in scena senza soluzione di continuità le due manifestazioni previste a Bibbiano. Le Sardine esultano: "Abbiamo già vinto. Di là ci sono famiglie e una piazza strumentalizzata e ci chiediamo: perché siamo sette volte più di voi, se doveva essere una piazza di tutti?". Mentre la piazza intona l'immancabile 'Bella ciao', Santori spiega: "Il senso di questa manifestazione è rendersi conto di quanta discrepanza ci sia tra il reale e la mediaticità di un fenomeno e di un caso giudiziario".  "Loro" quelli della Lega, "saranno un migliaio e qui da noi ci sono almeno 3 o 4mila persone. Questa è una comunità che ci ha chiesto aiuto che ci ha chiesto di raccontare un'altra Bibbiano. Questa è la risposta delle persone". E ancora:"Lì c'è chi fa politica un giorno ogni cinque anni, qui sono sicuro che c'è gente che fa politica nella vita quotidiana".

A conti fatti, dalle prime stime non ufficiali, la sfida numerica sembra davvero essere stata vinta dalle Sardine, con oltre 3mila persone in piazza, contro il migliaio raccolto dall'ex Ministro dell'Interno

Il centro del paese resta blindato da oltre 200 gli uomini delle forze dell'ordine fino a notte: sono schierati anche artificieri e unità cinofile. Un solo punto in comune tra le due piazze, la completa assenza di simboli politici. Pochi minuti prima era stata la volta di Salvini: "Stasera è una serata senza simboli e per unire tutte le persone per bene, non è di partito. Quando ci sono di mezzo i bambini dovremmo essere tutti d'accordo". Inizia soft il comizio di Matteo Salvini (video) in piazza della Repubblica a Bibbiano. Ma subito dopo arriva la frecciata velenosa per le Sardine. "Parleranno quattro o cinque genitori, ma i casi sono centinaia in tutta Italia", aggiungendo: "Dispiace che che ci sia qualcuno pronto a fare polemica: il bene dei bambini dovrebbe unire tutti. La politica non dovrebbe dividersi su questo". "Ci sono oltre 26mila bimbi lontani, spesso per motivi giustificati. Ma se ce ne fosse solo uno lontano da mamma e papà senza motivo allora è dovere di un popolo civile riportarlo a casa. Viva le mamme e i papà di Bibbiano, darà anche la vita per riportare a casa i bambini che, in alcuni casi sono stati vittime della fame di denaro. ", è la conclusione con ovazione del comizio di Salvini, mentre la piazza scandisce: "Giù le mani dai bambini".

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Sul palco (foto) nessun simbolo di partito, ma solo una grande scritta su sfondo rosso: 'Giù le mani dai bambini'. "Comunisti ladri di bambini", "No ai bimbi strappati", sono le scritte che compaiono sugli striscioni davanti al palco senza simboli di partito dove si svolge la manifestazione leghista: "Giù le mani dai bambini", è la scritta del fondo palco. "Dispiace se a qualche metro di distanza qualcuno fa polemica: il bene dei bambini dovrebbe unire tutti. La politica non dovrebbe dividersi su questo", è la frecciata di Salvini verso le Sardine.

Poi hanno portato la loro testimonianza alcuni genitori che hanno raccontato la loro esperienza con i servizi sociali. Per ultima Paola Pellinghelli, la mamma di Tommaso Onofri, il piccolo rapito e ucciso nel 2006, che racconta: "Dopo 14 anni di carcere la carceriera di mio figlio è uscita per un permesso premio, scontati due terzi della pena. Mi auguravo che giudice non li concedesse".

"Qui nessuno ha vigilato come doveva", è l'attacco della candidata presidente Lucia Borgonzoni. "Per una cosa del genere, in questa regione, dovrebbero andare a casa. Non hanno chiesto scusa per Bibbiano, come non chiedono scusa per la chiusura dei punti nascita che ora vogliono riaprire", rilancia."Come prima cosa bisogna aprire una commissione d'inchiesta su Bibbiano: chi ha sbagliato deve pagare"

Bonaccini: "Bambini usati per una campagna elettorale indegna, vergogna"

A Bibbiano “c'è un sindaco accusato di abuso di ufficio, come altri amministratori e se ha sbagliato paghi”, ma un altro conto è “l'accusa di abuso di minori, con una campagna infamante d'odio che ha subito per settimane”. Lo ha detto Stefano Bonaccini, in riferimento al primo cittadino di Bibbiano, Andrea Carletti, coinvolto nell'inchiesta sugli affidi. “Hanno usato i bambini - ha aggiunto - per una campagna elettorale indegna. Vergognatevi”.