Castelli Emilia Romagna da visitare tra dame, cavalieri e fantasmi

Dopo gli stop forzati, quasi tutte le fortezze, rocche e dimore storiche hanno riaperto al pubblico. Ecco l'itinerario da seguire, da Piacenza a Rimini

Rocca Sforzesca a Riolo Terme

Rocca Sforzesca a Riolo Terme

Ci sono pochi luoghi al mondo capaci di ridestare un immaginario avventuroso e fiabesco come i castelli: veri e propri spazi incantati, custodiscono segreti tragici e grandi amori, raccontano storie avvincenti di dame e cavalieri, evocano battaglie sanguinose e aspre contese. Quelli emiliano-romagnoli non fanno certo eccezione: da Piacenza a Rimini, ogni provincia vanta un ricco patrimonio di rocche e fortini, la maggior parte dei quali in ottimo stato di conservazione.

È arrivato, dunque, il momento di lasciarsi incantare: dopo lunghi mesi di chiusura forzata, gran parte delle fortezze ha riaperto i battenti già dallo scorso maggio. E, per tutta l’estate, diverse strutture hanno in serbo non già ‘semplici’ visite guidate, ma un calendario di appuntamenti da far girare la testa: si va dalle passeggiate tra i vigneti ai laboratori per la realizzazione di ricette antiche, dagli itinerari in e-bike nel paesaggio naturale circostante ai picnic a tema.

Castelli nelle Marche: dame, amori, cavalieri e l’ombra dei fantasmi

Tra le proposte più interessanti spicca, ad esempio, quella denominata ‘Alla corte di Caterina’, la visita guidata all’interno della Rocca Sforzesca di Riolo Terme (Ra), in compagnia di Caterina Sforza, signora di Forlì e Imola, nota nella storia come ‘leonessa delle Romagne’. Dal muro di cinta del castello si gode di uno splendido panorama, che abbraccia il parco regionale della Vena del Gesso romagnola. Alla Delizia estense del Verginese (Fe), patrimonio dell’umanità per l’Unesco, sarà possibile visitare il Brolo, lo splendido giardino che circonda la villa e racconta la quotidianità in epoca rinascimentale. Le notti d’estate sono all’insegna della poesia, naturalmente, a Villa Torlonia (FC), dimora malatestiana a pochi passi dalla casa natale di Giovanni Pascoli: fino ad agosto, infatti, sono in programma diversi percorsi serali per raccontare la vita del poeta (tra gli altri, uno dedicato al ‘Pascoli innamorato’ e l’altro al suo rapporto ideale con Dante).

Risalendo lungo la via Emilia, non si può trascurare la visita a uno dei tanti, magnifici, castelli che punteggiano l’Appennino tosco-emiliano: qui è il circuito dei 33 castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli a lanciare le iniziative più affascinanti. Al castello di Varano de’ Melegari (Pr), ad esempio, le guide, in abiti di foggia medievale, conducono i visitatori alla scoperta della fortezza e offrono una degustazione di vini e prodotti tipici del territorio. Chi resta a Bologna anche nei fine settimana, invece, può cogliere l’occasione per recarsi a Grizzana Morandi, ove ha sede l’eclettica Rocchetta Mattei: l’edificio – un intricato dedalo di corridoi, scalinate monumentali e torri in stili diversi – è frutto dell’immaginazione del conte Cesare Mattei (1809-1896), che vi abitò dal 1859 fino alla morte.

E la visita alla Rocchetta può essere solo l’inizio di una giornata dalla scoperta di altri angoli incantevoli di territorio, come il borgo medievale La Scola, la chiesa di Santa Maria Assunta, progettata dall’architetto Alvar Aalto e ritenuta uno dei maggiori esempi di arte sacra moderna, la casa-museo Giorgio Morandi e il santuario di Montovolo.