Quanti sono i danni dell'alluvione in Emilia Romagna

La vicepresidente della Regione Irene Priolo: “Circa un miliardo di euro”. Previste evacuazioni preventive in vista della nuova allerta

Bologna, 9 maggio 2023 - A una settimana dall'alluvione che ha messo in ginocchio l'Emilia Romagna, è tempo di fare la conta dei danni. Ancora provvisori, purtroppo, visto che domani scatta una nuova allerta rossa.

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Tornando ai danni subiti, la vice presidente della Regione Emilia-Romagna con delega all'Ambiente e alla Protezione civile, Irene Priolo lancia l'allarme: ammontano già "a circa un miliardo di euro" e per fare fronte all'emergenza "abbiamo chiesto e chiederemo nuove risorse allo Stato centrale", ha detto nel corso del suo intervento davanti all'Assemblea legislativa, in cui ha parlato dell'alluvione che ha colpito in particolare le province di Ravenna, Forlì-Cesena, Bologna e Modena. Prima della relazione e del dibattito, l'aula ha osservato un minuto di silenzio per le 2 vittime dell'alluvione.

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La nuova ondata di maltempo

Inoltre, in vista della nuova ondata di maltempo che da domani si abbatterà sull'Emilia-Romagna, Priolo ha detto che la Regione è pronta "anche in via preventiva" ad effettuare "nuove evacuazioni che si renderanno necessarie". Priolo che ha ricordato come il presidente della Regione Stefano Bonaccini sia stato nominato come commissario straordinario all'emergenza.

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Precipitazioni eccezionali

Priolo ha poi insistito sul fatto che si sia trattato di un evento del tutto eccezionale: "È scesa in 36 ore una quantità di acqua molto ingente tanto che si può affermare che tanta acqua così nella storia non era mai caduta da quando si fanno le rilevazioni - ha precisato - 15 fiumi sono andati a rischio esondazione contemporaneamente: la Protezione civile e la Regione si sono mosse subito, abbiamo oltre 200 frane in Appennino".

L'appello al Governo

La vicepresidente ha anche rivolto un appello "al ministero dell'Ambiente e al governo" chiedendo "di finanziare i piani triennali per le politica di cura del territorio che sono sottofinanziati. Solo in questo mandato la Regione ha speso risorse proprie pari a oltre un miliardo di euro, mentre i piani nazionali sono senza le risorse necessarie".

Le polemiche politiche

Ha chiesto "spiegazioni" alla Giunta regionale, Giancarlo Tagliaferri, consigliere di Fdi, che ha difeso il governo Meloni parlando di "ottima attività della Protezione civile nazionale che si è affiancata a quella locale". "Vogliamo nomi e cognomi dei responsabili - ha detto - e soprattutto vogliamo che quelle persone paghino". Netta, invece, la posizione di Silvia Zamboni (Europa Verde), che sulle dichiarazioni del centrodestra ha parlato di "polemiche che non hanno fondamento". "Negli ultimi dieci anni in regione - ha sottolineato Zamboni - si contano 38 allagamenti da piogge intense e 12 esondazioni. Servono interventi idraulici adeguati. Puntare il dito contro gli animali che fanno tane negli argini per quanto accaduto è quantomeno risibile".