Novavax in Emilia Romagna, quando arriva il vaccino "Non si potrà scegliere"

Dalla Ue fanno sapere che le prime consegne ai paesi membri del preparato anti Covid, che potrebbe convincere gli indecisi, sono previste dal 21 febbraio. Come funziona, chi può farlo, come viene somministrato e gli effetti collaterali

Bologna, 9 febbraio 2022 - Anche in Emilia Romagna arriverà presto il vaccino Novavax contro il Covid 19.  "Ci attendiamo che le prime consegne del vaccino Novavax ai Paesi membri dell'Ue arrivino nella settimana che inizia il 21 febbraio - ha fatto sapere oggi un portavoce della Commissione Ue, Stefan de Keersmaecker. 

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Novavax, il vaccino arriverà in Italia dal 21 febbraio 2022
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Mentre il Governatore Luca Zaia ha annunciato ieri che in Veneto si apriranno "linee dedicate" per dare "una risposta anche a chi è interessato a questo vaccino", dalla Regione Emilia Romagna fanno sapere che qui, parimenti con gli altri tipi di vaccino, non si potrà scegliere. 

La Regione Lombardia, secondo quanto spiegato dal sottosegretario regionale Fabrizio Turba, si atterrà alle indicazioni che arriveranno dal Ministero della Salute per l'individuazione del target. La modalità di offerta sarà determinata in conseguenza alle indicazioni ricevute per l'utilizzo del vaccino.

Il vaccino di Novavax, a base proteica, è piuttosto atteso perché, essendo basato su una tecnologia più tradizionale, potrebbe convincere a vaccinarsi contro il Covid 19 chi esita a farlo perché non si fida dei vaccini a Rna messaggero di Pfizer e Moderna.

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Novavax: chi può farlo, efficacia, come viene somministrato e effetti collaterali

Aifa, l'Agenzia Italiana del farmaco, ha approvato l’utilizzo del vaccino Nuvaxovid (Novavax), lo scorso dicembre rendendolo disponibile nell’intera indicazione autorizzata da Ema per i soggetti di età uguale o superiore ai 18 anni.

La vaccinazione prevede un ciclo vaccinale primario di due dosi a distanza di tre settimane l’una dall’altra. I dati disponibili, rileva la CTS, sul vaccino Nuvaxovid "hanno mostrato una efficacia di circa il 90% nel prevenire la malattia COVID-19 sintomatica anche nella popolazione di età superiore ai 64 anni. Il profilo di sicurezza si è dimostrato positivo, con reazioni avverse prevalentemente di tipo locale".

Chi produce Novavax

Nuvaxovid è prodotto dall'azienda statunitense Novavax. Questo è anche il nome 'comune' che assume il preparato.

Come funziona Novavax

Novavax rientra nella categoria dei vaccini a subunità proteica, ovvero quei vaccini composti da "frammenti proteici" del virus. Ovvero contiene piccole particelle ottenute da una versione prodotta in laboratorio della proteina Spike del Coronavirus Sars-CoV-2. Si basa sulla tecnologia delle proteine ricombinanti: molecole in grado di assemblarsi per formare particelle simil-virali sulla base delle quali l’organismo produce la sua risposta immunitaria.

Vaccini con questa composizione sono usati da circa un secolo per prevenire molte malattie, proprio perché di tipo "tradizionale" si dice che potrebbe convincere anche i No vax, proprio per il fatto che la composizione è stata sperimentata a lungo tempo. 

I vari sieri si diversificano per le strategie molecolari con cui la proteina Spike viene fornita al sistema immunitario: sotto forma di RNA (Pfizer e Moderna); sotto forma di DNA in vettori adenovirali (AstraZeneca, Johnson & Johnson, Sputnik) oppure direttamente sotto forma di proteina, come nel caso di Novavax.

Novavax e gli indecisi

Conoscere la data di arrivo delle prime dosi di Novavax è importante perché dal 15 febbraio entrerà in vigore l’obbligo per tutti i lavoratori di avere il Green pass rafforzato che si ottiene solo con vaccinazione o per guarigione dal Covid. Chi non avrà la ceritificazione verde adeguata rischia una multa dai 600 ai 1.500 euro.