Bologna, 24 aprile 2014 - SI chiamano #invasionidigitali, da oggi al 4 maggio porteranno in rete le bellezze segrete d’Italia. Un ‘catalogo’ affollato di inediti e tesori nascosti — monumenti, palazzi, libri antichi, parchi — che prenderà vita su Twitter, Facebook, Instagram e Pinterest. Non aspettatevi il selfie con il vostro Picasso preferito.

Qui parliamo di «gioielli culturali non valorizzati abbastanza», chiarisce Lidia Marongiu, esperta di web che ha coordinato il social media team di Ravenna 2019 e si prepara ad invadere la Biblioteca Classense (30 aprile). La rivoluzione parte dal basso, il meccanismo lo spiega Fabrizio Todisco che se l’è inventato. «Ogni cittadino organizza la visita a una bellezza del territorio. Si mette in contatto con chi la gestisce e raccoglie adesioni. Ormai siamo più di trecento gruppi in tutta Italia. L’anno scorso abbiamo messo in rete 10mila opere». Perché questa è la vera rivoluzione, per le #invasionidigitali cade ogni divieto.

Si fotografa e filma quello che di solito è blindato. Non tutti i padroni di casa hanno accettato la condizione. In quel caso, si rinuncia alla visita. Tra i risultati positivi della prima edizione anche lo ‘svecchiamento’ di tante istituzioni che finalmente hanno aperto un sito. «Perché se un museo non comunica on line, non esiste», la tesi di Todisco, albergatore a Salerno, consulente di marketing sul turismo e collaboratore della Fiera del turismo a Rimini.

Le passeggiate digitali tra Emilia Romagna e Marche partono oggi da Villa Bonaccorsi a Potenza Picena (Macerata). Sabato zoom su Bologna per cercare le tracce di Ulisse Aldrovandi, naturalista-esploratore vissuto nel Cinquecento (chiesa di Santo Spirito; piazza Maggiore e cortile di Palazzo d’Accursio; chiostro inferiore dell’Archiginnasio; museo di Palazzo Poggi; museo Capellini). Il 30 invasione della Biblioteca Classense a Ravenna. Il 3 maggio Palazzo dei Priori a Fermo, Palazzo Schifanoia e Lapidario civico a Ferrara, Musei civici di Reggio Emilia. Il 4 Palazzo Buonaccorsi a Macerata e Musas, museo storico archeologico di Santarcangelo.

Tutte le invasioni saranno gratuite. Per partecipare, si può consultare il sito  www.invasionidigitali.it. Per l’Emilia Romagna eventi anche su Twitter, @igersBologna.

 Rita Bartolomei