Arrestati i "Casamonica" del Fanese, fratello e sorella "padrini" dello spaccio

Rom milanesi trapiantati a Fano. Lui agli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio. Lei cassiera della vendita di cocaina

Conferenza stampa in Questura

Conferenza stampa in Questura

Fano (Pesaro e Urbino), 3 ottobre 2015 - Arrestati i "padrini" dello spaccio, i "Casamonica" del Fanese. La Squadra Mobile di Pesaro, in collaborazione con gli agenti dei commissariati di Fano e di Urbino, hanno arrestato due fratelli, un uomo di 32 anni e una donna di 40 per detenzione ai fini di spaccio. Li hanno trovati con la droga: "appena" 25 grammi di coca ma più di 3mila euro in banconote, quello che si ritiene essere il provento di una sola giornata.

In particolare i poliziotti, nell’ambito della consueta attività informativa finalizzata al contrasto del traffico di stupefacenti, hanno saputo di un anomalo andirivieni di persone in un appartamento di Fano, in zona Centinarola. Dagli approfondimenti di polizia emergeva che in quell'edificio era residente un 32enne italiano, rom (Sinti), agli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio. Risultava, inoltre, che nella medesima abitazione viveva anche la sorella, anche lei già nota alle Forze dell’Ordine. Entrambi milanesi, trasferitisi a Fano da alcuni anni. Per i poliziotti non è una coincidenze che da quando abitano in città, nel Fanese sia aumentato il consumo di cocaina. 

Giovesì 1° ottobre gli agenti, ritenendo sulla base degli elementi in loro possesso che i due fratello stessero per movimentare della droga, hanno deciso di fare irruzione nella loro abitazione, una lussuosissima palazzina di tre piani arredata in modo sfarzoso.... una "grandeur" che ora fa ritenere ai poliziotti che all'interno dell'etnia Rom questa famiglia si sia conquistata "il rispetto" e quindi l'egemonia. Proprio come la famiglia Casamonica a Roma.  

La successiva perquisizione consentiva di rinvenire e sequestrare, occultati nel bidone della spazzatura posto sotto il lavabo della cucina, due involucri contenenti cocaina per il peso complessivo di grammi 25 circa, del materiale per il confezionamento delle dosi, un bilancino elettronico di precisione, nonchè la somma contante di 3.320 euro, ritenuta essere il provento dello spaccio. Dagli accertamenti emergeva il pieno coinvolgimento di entrambi i fratelli nell'attività di spaccio di sostanze stupefacenti, nel cui ambito la donna  rivestiva, fra l’altro, il ruolo di “contabile”. Pertanto gli stessi, presenti al momento dell’accesso dei poliziotti, venivano tratti in arresto e condotti presso la Casa Circondariale di Villa Fastiggi. Stamane l’Autorità Giudiziaria ha  convalidato l’arresto.

"Il prosieguo dell’attività d’indagine - hanno spiegato in conferenza stampa il vicario Pennella e i dirigenti dei commissariati e della Mobile - consentiva di accertare il coinvolgimento dei predetti in numerosi pregressi episodi di spaccio, rivolto a consumatori del posto, di ogni età ed estrazione sociale".