Asfaltature in centro, caos e proteste al mercato

Chiusa via Mura Malatestiane senza prevedere un percorso alternativo per gli ambulanti. Affari in fumo.

Il cantiere in via Mura Malatestiane

Il cantiere in via Mura Malatestiane

Fano (Pesaro e Urbino) 18 giugno 2016 - Chiudono via Mura Malatestiane per rifare il manto stradale e gli ambulanti son costretti a trovare vie alternative per arrivare a destinazione con i loro furgoncini. Contromano lungo il corso. Caos, proteste e miseri affari ieri al mercato quotidiano di piazza Andrea Costa. E mentre i mezzi pesanti riversavano ghiaia e bitume nella strada che dalla rotatoria della Bella Napoli arriva fino alle Pie Venerini passando davanti ai Vigili Urbani... nella vicina piazza del Pesce si sollevava un polverone di proteste.

"Hanno chiuso la via senza dare un'alternativa – dice Fabio Esposto, commerciante di abbigliamento -. Certo, ci hanno avvisato dai giorni prima con dei cartelli di divieto di sosta a destra e sinistra.... ma sarebbe stato opportuno creare un percorso alternativo. Perché noi non abbiamo i permessi per percorrere le vie del centro storico. E come ci arrivi qui col furgone?". "Ah, io ad esempio sono venuto passando in contromano lungo il corso. Per fortuna non mi ha visto nessun vigile. Non sapevo proprio da dove altro arrivare qui"  spiega un altro ambulante che preferisce rimanere anonimo per non incappare in multe postume, su confessione.

"Bastava fare i lavori di notte come fanno a Pesaro e lasciarci le vie libere di giorno – suggerisce Michele Romano, commerciante di calzature – perché tra il meteo e la crisi che già ci penalizzano.... non è proprio necessario che ci si mettano pure gli amministratori. Ci vuole un po' più di attenzione e di rispetto per il lavoro degli altri. Per il lavoro di tutti". "Il disagio non è solo per noi – aggiunge Michele Fratepietro, che ha un banco di prodotti enogastronomici del sud -. Anche i clienti si lamentano perché la piazza è incastrata da questi lavori e non si può parcheggiare vicino. Tocca lasciare l'auto lontana, al mare o vicino la caserma... e capite che poi con le buste della spesa pesanti è fatica. Allora non vengono".

"L'importante è che per domani (oggi, ndr) abbiano finito tutto perché è sabato – incalza Maurizio Donini, che vende ortofrutta - e non possiamo perdere pure i guadagni del giorno migliore. I lavori si dovevano fare fare ma c'è modo e modo. Avrebbero potuto ad esempio darci qualche permesso per transitare in questi giorni. Perché, bene o male, chi conosce bene la città un'alternativa la trova per arrivare fin qui... ma chi viene da fuori è penalizzato". "Ma io vorrei sapere chi è che le pensa delle cose del genere – chiude il discorso il più anziano, il fioraio Michele Martire -. Stamane non c'era nessuno in piazza. Di notte li dovete fare i lavori. O di lunedì quando di bancarelle ce ne sono sì e no quattro. Non di certo dal mercoledì al sabato".