Il parcheggio del Lido una vera trappola. Buche profonde anche venti centimetri

"Basterebbe un po’ di ghiaia", dicono gli automobilisti che vi sostano di Tiziana Petrelli

Fano (Pesaro e Urbino), buche al parcheggio del Lido

Fano (Pesaro e Urbino), buche al parcheggio del Lido

Fano (Pesaro e Urbino), 1 luglio 2014 - Un parcheggio Camel Trophy. La proprietà della polverosa area del Lido dove una volta sorgeva l'Hotel Vittoria già fa un favore alla città concedendo gratis quello spazio, di circa 2mila metri quadrati, per parcheggiare. Non le si può chiedere certo di sistemarla pure. Mettere in sicurezza quello che è di fatto un parcheggio cittadino spetterebbe all'amministrazione comunale, soprattutto se quello spazio è in riva al mare in una città che vanta una vocazione turistica. Invece al primo di luglio ci sono buche profonde come crateri lunari, che scendono per più di 20 centimetri e che con le piogge degli ultimi giorni nascondono insidie. All'occhio, il parcheggio, pare infatti pianeggiante ma le ruote delle macchine fanno presto a rimanere bloccate in quelle conche.

Tra l'altro nel parcheggio dell'ex Vittoria ci sono un altro paio di pericolose situazioni anche per chi, sceso dall'auto, è costretto a camminare tra quella poltiglia di fango e ciottoli più o meno grossi: un tombino è completamente sollevato nel centro del parcheggio (il piano di ghiaia che lo pareggiava è scivolato via) e rischia di far inciampare qualcuno, così come un cordolo di cemento che si mimetizza tra le pozzanghere e l'erba, nell'angolo che delimita l'area alla destra del cancello di uscita. I fruitori sono come pentole di fagioli in ebollizione: lì è tutto un borbottio di lamentele ogni volta che ci si parcheggia. Figurarsi che persino dalle graziose bocche femminili esce una sequela di imprecazioni il sabato sera, quando si calza la scarpa tacco 12 nuova di pacca. E dire che ai Lavori Pubblici basterebbero circa 300 euro per sistemare la situazione per questa stagione Turistica.

Un quintale di quella ghiaia, infatti, costa 1,50 euro (più il trasporto). Un metro cubo sono 14 quintali e, per stare larghi, su quell'area di neanche due ettari, 10 metri cubi basterebbero («230 euro il prezzo di mercato» dicono dalla ditta Fratelli Staffolani). Cosa aspettiamo, che il problema venga risolto dall'inizio dei lavori per la ricostruzione dell'Hotel Vittoria? Nell'ultimo consiglio comunale ordinario dell'era Aguzzi, infatti, è stata approvata a maggioranza la variante che consentirà di sollevare in quell'area a pochi metri dalla spiaggia una struttura alberghiera alta 18 metri; con parcheggi sotterranei, negozi e 42 stanze; costellata di 17 bungalow annessi, ovvero miniappartamenti ad uso turistico. Una cittadella delle vacanze che risorgerà dopo un quarto di secolo.

Tiziana Petrelli