Fano (Pesaro-Urbino), 25 settembre 2011 - EX ZUCCHERIFICIO: la proprietà pronta a abbattere 12.000metri quadrati di costruito, ma chiede di ridurre le opere compensatorie. E’ quanto emerso dall’ultimo incontro, di qualche giorno fa, tra la società Madonna Ponte, proprietaria dell’area, i tecnici dell’Urbanistica e l’assessore Mauro Falcioni. Una storia infinita, che si trascina da anni, quella della variante all’ex zuccherificio per la modifica della destinazione d’uso della zona da artigianale a commerciale e direzionale. Nel corso degli anni si sono alternate numerose ipotesi e diversi progetti per l’ex zuccherificio da un grande mega centro commerciale bocciato dalle associazioni di categoria al parco tecnologico dell’ex sindaco Cesare Carnaroli, dallo show room dei prodotti di eccellenza del territorio avanzata da Idv al duplice progetto del presidente della Provincia Matteo Ricci della ‘Cittadella del Sapere’, moderno campus scolastico, e del ‘Nuovo Centro’, con destinazione turistico e residenziale di qualità, dall’outlet di capi d’abbigliamento firmati alla proposta del Pdl di costruire un palazzetto dello sport da 3.500 posti.
DOPO tanto parlare di progetti faraonici, irrealizzabili, e dopo i paletti imposti dalla Provincia, la giunta —se ne parlerà martedì —potrebbe decidere di accettare l’ultima proposta della proprietà: abbattimento dei capannoni già costruiti, per circa 12.000metri quadrati (come indicato dalla Provincia) e al loro posto commerciale per 7.500 metri quadrati, suddivisi in tre strutture da 2.500 metri quadrati l’una. Tra le opere accessorie sparirebbe la struttura polivalente coperta, mentre rimarrebbero il tribunale di dimensioni più contenute rispetto alle previsioni iniziali, una piazza-anfiteatro e la ristrutturazione di due edifici esistenti da destinare alle associazioni.
CRITICA l’opposizione che, attraverso il consigliere comunale del Pd, Luca Stefanelli, parla di «scarsa chiarezza da parte dell’Amministrazione comunale». «Non ho ancora capito —afferma Stefanelli —quale sia la loro idea di sviluppo dell’ex zuccherificio anche perché non se n’è mai parlato né in commissione urbanistica né in consiglio comunale». Secondo Stefanelli, che dice di esprimersi a titolo personale, «quella riconversione non può prescindere dalla realizzazione del parco fluviale del Metauro». E aggiunge: «Ribadisco la mia idea di insediare all’ex zuccherificio gradi marchi di qualità che non entrerebbero in concorrenza con l’offerta commerciale del centro storico». Per Stefanelli, però, l’Amministrazione non è libera di compiere le sue scelte perché «sotto scacco dei costruttori e delle associazioni di categoria dei commercianti». «Non credo —conclude il consigliere del Pd —che ci sia bisogno di consultare grandi urbanisti, ma occorre un progetto d’insieme e non una accozzaglia di strutture».