Fano, 24 dicembre 2011 - Sono partiti in un centinaio, ma sono arrivati a destinazione parecchi di più. Non li ha fermati neppure la pioggia che, dopo i primi cori intonati a favore dell'uguaglianza e della libertà, ha cominciato a cadere a tambur battente. La manifestazione di solidarietà dei cittadini senegalesi di Fano (e dintorni) dopo i tragici fatti di Firenze, oggi pomeriggio ha invaso pacificamente il centro storico fanese.

I cittadini senegalesi che vivono e lavorano in provincia di Pesaro e Urbino hanno deciso di scendere in piazza e coinvolgere tutti in una grande marcia pacifica per riflettere contro la violenza, contro chi non rispetta e non accoglie l'altro, contro ogni tipo di razzismo. Accanto a loro la Rete degli studenti medi Pesaro Urbino e il circolo Giovanile "Allende". Tanti gli slogan scritti in rosso sangue su cartelli bianchi: "viva la solidarietà", "stop al razzismo", "siamo tutti uguali"...

Alle 15.30 il corteo è partito da Porta Maggiore e attraverso il Pincio si è snodato lungo via Paoli, via Lanci, corso Matteotti, via XXIV maggio e piazzale Malatesta dove c'è stato il discorso finale dei responsabili dell'associazione. In prima fila anche il sindaco di Fano, Stefano Aguzzi: " E' doveroso da parte mia partecipare - ha rimarcato il primo cittadino -, ma è anche una cosa che sento fortemente. Quetsa città secondo me non ha un problema legato al razzismo o alla xenofobia, o per lo meno non lo è in maniera evidente. Però, come è successo a Firenze, queste cose non vanno mai sottovalutate perché anche in quelle realtà dove non te lo aspetteresti, possono succedere cose di particolare gravità".

"Siamo qui per dimostrare solidarietà ai due senegalesi uccisi a Firenze - ha sottolineato Cisse Bassirou, segretario generale Associazione Senegalesi di Fano -. Tutte le città italiane sono razziste. Lo noti dappertutto: sul lavoro, i vicini di casa... dappertutto".