Fano (Pesaro Urbino), 24 maggio 2012 - E’ di questi giorni l’ultimo caso di animali con malformazioni che ha fatto drizzare le orecchie agli abitanti di Carrara. Leone è il nome del gattino di 3 mesi trovato dai bambini della zona, proprio sopra l’ex cava Solazzi.

Tutte le sue zampe presentano anomalie: in quella anteriore destra ha 6 dita, in quella anteriore sinistra ne ha 5, tutte allineate; la zampa posteriore sinistra ne ha 7 così come quella destra che presenta, inoltre, una iperflessione spastica che lo fa camminare appoggiando la parte anteriore dell’arto a terra. Leone è stato adottato da una famiglia del posto, che risiede a pochi metri dalla casa del parroco don Piergiorgio Giorgini, da sempre portavoce di 'Ridateci la vita'. Il comitato, da quando iniziò l’operazione Arcobaleno, si batte per capire cause ed eventuali collegamenti del traffico di rifiuti depositati nello scavo di Carrara con le malformazioni di animali e problemi di salute degli abitanti del luogo.


"Non intendo accusare nessuno — afferma don Giorgini — ma rivolgo una domanda agli esperti: possiamo stare tranquilli?".


A preoccupare il prete della parrocchia di San Cesareo sono "una serie di malformazioni a cui abbiamo assistito dal 2005. Prima le 3 caprette con le zampe all’indietro, poi parti di conigli con zampe non completamente formate, un embrione di piccione con due teste e una gattina con le zampe rivolte all’indietro. Ci sono sempre più casi di problemi alla tiroide" .

"Gli stessi episodi continuano a ripetersi — continua don Giorgini — e i cittadini sono avviliti. Le cose sono andate all’italiana: i politici hanno fatto di tanto in tanto qualche comparsata per dire che le cose sarebbero migliorate ma la situazione rimane la stessa. Ci hanno promesso una bonifica della cava invece non è avvenuto nulla".

La famiglia che si sta occupando di Leone si dice "preoccupata. Quando abbiamo visto il gattino è riaffiorata la paura. Ci siamo trasferiti 4 anni fa a Carrara Ora vogliamo capire, soprattutto per le famiglie giovani che vivono nella zona, e vogliamo che si trovi una spiegazione". A stemperare i toni è il veterinario di Rosciano Stefano Bernacchia: "Il livello di attenzione è molto alto ed evidenzia una paura latente. Prima di accertare una correlazione tra malformazioni e rifiuti è necessario eseguire degli studi".

"Il dirigente dell’Asur Valerio Smilari ha richiesto ai veterinari della zona — aggiunge Bernacchia — una scheda clinica di ogni singolo caso di malformazione registrato in zona. Può darsi che ci sia qualcosa sotto ma le anomalie evidenziate finora sono troppo varie per essere ricondotte ad un’unica causa".
 

 

di Alessandra Gasparini