Fano (Pesaro-Urbino), 17 luglio 2012 – Sotto la pioggia di accuse caduta improvvisamente sulla testa di don Giacomo Ruggeri, indagato per atti sessuali con una 13enne (e arrestato per questo), c'è anche qualcuno che apre l'ombrello. E lo difende.

Si tratta dell'associazione 'Un mondo a quadretti', che edita la rivista della casa di reclusione di Fossombrone. E' stato il presidente Giorgio Magnanelli a prendere carta e penna e diramare una lettera aperta.

“Mi rifiuto di pensare che tu sia un pedofilo. I miei figli sono cresciuti con te: in vent’anni di ministero hai frequentato migliaia di ragazzi e ragazze, hai seguito vocazioni, hai fatto cose importanti per la comunità ecclesiale! Ho sentito quasi esclusivamente apprezzamento e plauso, magari anche qualche riserva, ma solo pastorale, e le ragazze non c’entrano affatto’’.


Per Magnanelli “non è possibile che tutto questo sia inopinatamente e completamente azzerato da un momento di follia. Per me e la mia famiglia non lo è: quello che hai fatto per noi rimane e non si cancella’’. “Caro don Giacomo - prosegue la lettera -, hai sbagliato, certamente sbagliato! Hai tenuto un comportamento riprovevole, indegno di un presbitero così esposto per le tante responsabilità e i tanti incarichi ricoperti, sei stato di scandalo e inciampo per quanti ti hanno sempre considerato un modello e per quanti avevano magari da ridire su di te, ma pedofilo no! Pedofilo è altra cosa, non scherziamo! E non c’entra niente il fatto che la fattispecie giuridica al di sotto di una certa età non faccia differenza”.

Magnanelli si interroga poi “sulla responsabilità della comunità cristiana, che forse non ha saputo intercettare in tempo la solitudine, il disagio, la fragilità di chi ha deciso di investire tutta la vita per gli altri e spesso (non mi interessano le cause) non si trova attrezzato‚ strutturato per affrontarne le conseguenze’’.

“Caro don Giacomo - conclude - accetta con serenità il giudizio che la legge degli uomini del nostro Paese emetterà su di te, sperando che lo faccia in tempi non intollerabili, nella consapevolezza che la tua giovane età ti offre un’altra chance’’.