Fano, 10 maggio 2013 - IL COMUNE condannato a pagare ad un’impresa edile fanese oltre un milione di euro per un contenzioso su una lottizzazione a Bellocchi. La decisione del collegio arbitrale, a cui si sono rivolte le parti (tra gli avvocati anche il legale milanese che ha curato per conto del Comune la Stu per la valorizzazione della caserma Paolini) è di pochi giorni fa. La ricostruzione dei fatti: nell’ottobre del 2003 il Comune approva un piano di lottizzazione a Bellocchi, su un’area di sua proprietà e di proprietà della Serafini Costruzioni e entro la fine dell’anno stipula con l’impresa la necessaria convenzione. Nel corso degli anni successivi il Comune rilascia all’impresa privata ben tre permessi di costruire: nel settembre 2004 per le opere di urbanizzazione, nell’ottobre 2005 per la realizzazione di un capannone a destinazione mista e nell’ottobre del 2007, in variante al permesso originario, sempre per la realizzazione di un capannone a destinazione mista, ma da costruire secondo le prescrizioni imposte da Asur e Anas. L’Anas, infatti, fa presente, nell’aprile del 2006 al Comune, e nel febbraio 2008 alla impresa, il divieto assoluto di edificare nell’area di svincolo (entrata e uscita) della superstrada che insiste in quella lottizzazione. A questo punto l’impresa Serafini lamenta di aver subito un danno, non potendo realizzare le opere che aveva in programma sulla base della convenzione.

Danno che quantifica in 7 milioni di euro. Il collegio arbitrale valutate le argomentazioni ridimensiona notevolmente l’importo, portandolo ad un milione 300 mila euro circa, ma aggiunge parte delle spese della causa e dei compensi degli arbitri da definire successivamente: comunque cifre importanti. Insomma alla fine un milione 300 mila euro non sono poca cosa per il Comune soprattutto in tempo di crisi. L’Amministrazione dove troverà un milione 300 mila euro se per chiudere il bilancio 2013 ha imposto a tutti gli assessorati tagli drastici?