Fano, 11 agosto 2013 - Se da un lato la nota della Soprintendenza che boccia i tavolini in piazza XX Settembre preoccupa gli esercenti, dall’altro fa andare su tutte le furie il sindaco Aguzzi. "A me sembra che questo continuo intervenire della Sovrintendenza sulle questioni che riguardano la nostra città sia, non dico esagerato, ma tendenzioso — dice il sindaco —. Non c’è città che non abbia tavolini sulla piazza. Non capisco questo accanimento della Sovrintendenza anche su questo punto dopo che ha messo in discussione le fioriere e le pedane per disabili in centro storico; dopo la bocciatura di cartelli e cartelloni in occasione del Carnevale (che dato che dura poco si potrebbe anche chiudere un occhio e guardare alla bontà dell’iniziativa e a quello che serve per il turismo nella città...); dopo che ha messo in discussione il casello di Fano Nord, inserito nel nostro Piano Regolatore che è stato visionato e avvallato dalla Sovrintendenza".

Anche lì, infatti, siamo ad una inaspettata impasse. "Quando un privato qualche anno fa ci ha chiesto di realizzare un distributore di benzina in quella zona, lungo la provinciale, la Sovrintendenza ha dato parere positivo scrivendo “perché può essere funzionale al nuovo casello di Fano Nord”. E adesso c’è un diniego".

Poi c’è stata anche la strada delle barche "anche se poi lì un mezzo accordo, grazie al dirigente dell’Urbanistica Giangolini, l’abbiamo trovato... ma costerà alla collettività di Fano 160mila euro in più". Ed ora l’ultimo atto dei tavolini. "La Sovrintendenza ci chieda un incontro per ragionare su come abbellire ulteriormente la città con qualche intervento mirato. Io sono più che mai disponibile, ma non accetto più questo modo di fare sempre più intimidatorio, di diniego e di pressione su questa città. Perché a questo punto mi viene da pensare che dietro ci sia una pressione politica. Dieci anni fa, infatti, la piazza di Fano era completamente vuota. Siccome quelli che governavano allora vorrebbero venire a governarla dopo di noi il prossimo anno, a me dispiacerebbe se la Sovrintendenza o parte di essa, magari un po’ politicizzata, volesse dare una mano a questi signori a tornare al governo (col loro oscurantismo) dicendo che non va bene nulla di quello che noi stiamo facendo. Sarebbe gravissimo. In questo senso chiederò un incontro con la Sovrintendenza di Ancona, informerò il sottosegretario e il ministero e anche i parlamentari delle Marche di questa situazione perché così non può essere".
 

Dopo la denuncia anonima alla Sovrintendenza, il sentore dei fanesi è che in effetti quell’accozzaglia di arredi colorati non sia il massimo. Ma prima non se n’era accorto nessuno? "Va chiesto a chi ha fatto l’assessore all’Urbanistica prima di me. Ad ogni modo ora che ho anche quella delega mi impegno a portare avanti un discorso di uniformità di arredi".
 

Tiziana Petrelli