Fano (Pesaro e Urbino), 17 maggio 2014 - Nozze gay: il sindaco Stefano Aguzzi accoglie la domanda di trascrizione del matrimonio tra Fausto Schermi e Elwin Van Dijck, celebrato in Olanda nel 2008, e di cui, questa mattina, la coppia ha chiesto ufficialmente la trascrizione all’ufficio di Stato civile del Comune di Fano (foto).

"A parere del sottoscritto - scrive il primo cittadino in un documento ufficiale - ritengo che l’atto di matrimonio possa essere trascritto nei registri dello Stato civile non essendo ravvisabile alcun impedimento". E’ questa la conclusione di una cerimonia informale che è durata tutta la mattina di oggi. Molte persone, circa un centinaio, si sono ritrovate con Fausto Schermi, dirigente comunale in pensione, e Elwin Van Dijck, educatore, in piazza Malatesta, dove ai discorsi della coppia e dei responsabili nazionali e provinciali di Arcigay, si sono alternati momenti di spettacolo.

I partecipanti, parenti, molti amici della coppia, pochi politici, nessun candidato sindaco, hanno anche confezionato sul luogo uno strascico multicolore che ha accompagnato Fausto ed Elwin durante tutto il percorso lungo via Nolfi fino al consiglio comunale. Qui i coniugi Schermi e Van Dijck e il loro figlio adottivo, sono stati accolti dal sindaco Aguzzi e dal direttore generale Giuseppe De Leo. Non sono mancati momenti di emozione.

"Noi ci auguriamo - ha detto Schermi - che l’Amministrazione comunale voglia trascrivere il nostro matrimonio perché siamo una famiglia. Abbiamo voluto rendere nota la nostra storia perché sia d’aiuto a tutti coloro che cercano di essere se stessi". In consiglio comunale, Schermi e Van Dijck hanno prima letto il testo della canzone Sam Love, di un duo rap americano, che parla proprio dell’uguaglianza delle persone di qualunque sesso esse sia, e poi riletto la promessa di matrimonio, in italiano e in olandese, pronunciata nel 2008"

Adesso si attende il parere dell’Ufficiale di Stato civile del Comune di Fano. Due le ipotesi: il dirigente comunale potrebbe condividere la posizione del sindaco e trascrivere l’atto o respingere la richiesta.
In questo secondo caso potrebbe essere lo stesso sindaco Aguzzi a imporre al dirigente la trascrizione dell’atto di matrimonio. In caso contrario alla coppia non rimarrà che ricorrere al tribunale. Come già accaduto alla coppia di italiani, sposati a New York, nel 2012, che con una recente sentenza del Tribunale di Grosseto, hanno ottenuto la trascrizione del loro matrimonio all’Ufficio di Stato civile del Comune maremmano. In ogni caso con Aguzzi, per la prima volta in Italia, un sindaco prende ufficialmente posizione a favore del riconoscimento di un matrimonio gay e lo mette per iscritto.

Anna Marchetti