Fano, 29 giugno 2014 - Questa mattina all'aeroporto di Fano stavano tentando di migliorare il loro primato mondiale in caduta libera, Daniele Fraternali, Cristian Giorgi e Alessandro Mitrugno (ovvero il team Nagual). A 5 anni dal record omologato dal Word Guinness Record per la maggior distanza percorsa in caduta libera, i Nagual Turbolenza hanno provato a ripetere l'impresa. Ma dopo soli 4 lanci l'avventura è finita. Brutto incidente per il presidente di Turbolenza Fraternali, 41 anni di Morciano di Romagna, che ha fatto un atterraggio in condizioni d'emergenza.

Numerosi punti sotto il mento per l'impatto, ma per fortuna può raccontarlo. Mancavano pochi minuti alle 6 quando: «Mentre andavo ad aprire il paracadute – racconta Fraternali -, da 4500 metri che eravamo, mi è uscita la spalla destra, a me che non ho mai sofferto di cose del genere. Ho aperto. Chiaramente il mio dubbio era se riuscivo a guidare la vela bene con un braccio solo. Purtroppo ho capito che in quell'attimo il mio record era finito. E' un peccato perché eravamo partiti in forma, eravamo carichi, era già il 4° salto, c'era una giornata bellissima e si prevedeva di volare fino alle 21. Quando ho visto che stavo arrivando a terra mi sono un po' rilassato e sono svenuto...ho dato un po' una botta in atterraggio e al pronto soccorso mi hanno dato dei punti sotto il mento oltre a rimettermi a posto la spalla manipolando».

Venticinque giorni di bustino, ma la preoccupazione di Fraternali (di Morciano di Romagna) è il Record. Nel 2009 c'erano voluti 28 lanci per mettere a segno i 102 i chilometri totali percorsi in caduta libera, la distanza che volevano battere oggi salendo con l'aeroplano a quota 4.500 metri e percorrendo a tutta velocità, in meno di un minuto, i tremila metri che li separano dal momento di apertura del paracadute, intorno ai mille. Erano partiti alle 4 di mattina con i preparativi, per essere pronti sul primo decollo intorno alle 5 e sfruttare appieno la giornata.

Tiziana Petrelli