"Riportare le anatre nel canale Albani? Per loro un inutile stress"

Lo dice l'assessore Mascarin. Che aggiunge: "Ma la decisione spetta ad Enel"

Le paperelle nella nuova 'casa'

Le paperelle nella nuova 'casa'

Fano, 20 luglio 2017 - "Oche e cigni non sono oggetti ornamentali». Sul loro reinserimento futuro nel Canale Albani l’assessore all’Ambiente Samuele Mascarin chiama i cittadini alla riflessione «sull’opportunità di stressare nuovamente gli animali per riprenderli dagli accoglienti e sicuri laghetti dove sono stati condotti e sono accuditi, per riportarli nel Canale dove saranno sempre potenzialmente in pericolo».

Non la pensano così i grillini che al contrario «si aspettano che tutti i volatili prelevati dal Canale Albani dalle autorità competenti, siano reintrodotti appena terminato il periodo di siccità». Mascarin fa sapere che «non c’è nessun pregiudizio da parte del Comune a immaginare un limitato e programmato reinserimento degli anatidi, con gli opportuni controlli veterinari e un attento monitoraggio demografico», ma ricorda che «la decisioni sugli animali domestici all’interno della propria proprietà spetta ad Enel».

E ancora, Mascarin: «E’ un bene che la cittadinanza apprezzi e voglia godere della bellezza della natura e degli animali, che però non vanno intesi come giocattoli e vanno ammirati e scoperti nel loro ambiente naturale: chiunque sia interessato è invitato a visitare lo Stagno Urbani o il Lago Vicini per tramite di Casa Archilei, dove numerosissime specie nidificano e sostano durante le fasi migratorie».

Dice addio agli animali che lui stesso ha immesso nel Canale Giuseppe Curina secondo il quale «per loro non c’è più nulla da fare, visto che è già’ stato deciso l’allontanamento per ora e per sempre, con presunta soddisfazione del Comune e di Enel». E proprio a chi lo accusa di essere il responsabile della morte degli animali e delle loro difficoltà legate alla siccità, Curina risponde con veemenza: «Nella vicina Romagna non c’è’ canale, corso d’acqua, lago, parco pubblico dove questi animali non siano alloggiati. Spesso sono i Comuni stessi gli ideatori di queste iniziative. E se gli animali muoiono si danno da fare perché certi episodi non capitino più. Infine, dopo tanti anni vi siete accorti solo ora che c’erano animali nel canale?».

an. mar.