"Mio padre traumatizzato dai banditi". Rubati anche gli ori della moglie defunta

Barista del 'Nolfi' racconta la disavventura dell'anziano genitore

Un ladro in azione

Un ladro in azione

Fano, 20 agosto 2017 - A distanza di 5 giorni non si è ancora ripreso dallo shock. E così non ha voglia di parlare Emilio Mandolini, 83 anni, del furto subito in casa nella notte a cavallo di Ferragosto che gli ha portato via oltre alla serenità, anche un ricordo prezioso della moglie defunta. E’ il figlio Lorenzo, molto conosciuto in città per essere il barista del Bar Nolfi, a raccontare l’accaduto. «All’una e trenta mio padre si è alzato per bere – racconta il figlio –. In cucina ha trovato la serranda alzata e la finestra aperta. Ha guardato fuori, era tutto tranquillo e così non gli ha dato peso. Ha richiuso tutto ed è tornato a dormire senza neppure avvisarmi». Padre e figlio infatti abitano in una bifamiliare a Metaurilia, proprio di fronte ai campeggi. «Lì dove è morto quel povero Bigio – prosegue il racconto Lorenzo –. Già quello ci aveva sconvolti. Ora papà è ancora più destabilizzato e preoccupato. Oltre che triste».

Emilio si è infatti accorto solo il mattino seguente che i ladri gli erano entrati in casa, arrivando a rovistare fino alla sua camera da letto. A pochi passi da lui. Ha infatti trovato il suo portafogli sopra il tavolo della cucina, vuoto, ma con tutti i documenti dentro. Si è accorto poi che la finestra della camera era stata bloccata con delle mollette per i panni che i ladri hanno preso dallo stendino in giardino. Sui vetri di quella finestra impronte di mani sporche che i carabinieri non hanno mancato di rilevare. «Se non si fosse svegliato probabilmente i ladri avrebbero continuato a rovistare – aggiunge Lorenzo –. O forse li ho messi in fuga io, da di sopra, perché ero ancora sveglio e ho mosso un carrellino che ho in cucina...».

La cernita delle cose da mettere in tasca e quelle da lasciare lì, i ladri l’hanno fatta fuori, nell’orto, dove qualche anno fa è morta la moglie di Emilio. «Abbiamo trovato lì due paia di pantaloni – prosegue il figlio –, sia quelli che mio padre aveva indosso sia quelli da lavoro. C’era anche il cofanetto delle gioie di mamma. Da lì hanno portato via un paio di orecchini, mamma li aveva comprati che stava già male...». Erano quindi un ricordo molto prezioso, al netto del valore. Abbandonata nell’orto anche la macchinetta della pressione. «Era vicino alla finestra... chissà cosa avranno pensato che fosse portandola via». In tutto i ladri sono scappati con un bottino di 115 euro, gli unici che il nonnino teneva in casa, nel portafoglio. Ma hanno lasciato dietro di loro un grande strascico di paura. Quella mattina a Metaurilia c’era già stata una razzia nelle auto parcheggiate per andare al mare.