Fano, bomba day. Duecento persone evacuate

Fatto brillare l'ordigno ritrovato a novembre in località Roncosambaccio. Guarda le immagini dell'esplosione

Fano, bomba day. Gli artificieri in azione

Fano, bomba day. Gli artificieri in azione

Fano (Pesaro e Urbino), 4 marzo 2017 - Operazioni concluse con successo per il nuovo 'Bomba day'. Questa mattina 178 residenti di Roncosambaccio sono stati fatti evacuare dalle loro abitazioni e la zona è stata interdetta in un raggio di 1200 metri dal punto esatto in cui si trova l'ordigno bellico rinvenuto a novembre e di cui è stata mantenuta segreta la posizione per garantire l'incolumità di tutti. Ed anche il rischio di manomissione da parte dei trafugatori di tritolo.

Alle 9.30 gli artificieri dell’Esercito del Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore (Bologna), che sono in città già da alcuni giorni per preparare l'area, hanno effettueranno le operazioni di disinnesco dell'ordigno rinvenuto da un contadino nel suo campo in località Roncosambaccio. Alle 13.25 la bomba (d’aereo GP HE MKII del peso di 250 libbre pari a 112 kg di fabbricazione inglese, è stata rinvenuta in pessime condizioni di conservazione ma ancora attiva e funzionante) è stata fatta esplodere alla Cava Penserini, Località Torno. Il tutto sotto il coordinamento e la supervisione della Prefettura di Pesaro e Urbino che ha dispiegato le sue migliori professionalità, per disegnare una cornice di sicurezza adeguata all'evento. In tutte le sue fasi, fin dal ritrovamento dell'ordigno.

Un lavoro interforze in cui oltre alla Prefettura è coinvolto anche il Coc (Centro Operativo Comunale), la Polizia Locale di Fano chiamata a dirottare il traffico veicolare in percorsi alternativi, la Polizia Stradale, la Digos, i Carabinieri, i Vigili Del Fuoco, il 118, il Comune di Fano e la Protezione Civile. Un gioco di squadra in cui è fondamentale, chiaramente, la professionalità degli artificieri dell’Esercito di Castel Maggiore (il cui intervento è stato disposto dal Comando Forze Operative Nord di Padova, Ente deputato al coordinamento degli assetti di Forza Armata in questo tipo di interventi nell’area centro-settentrionale della penisola, dieci regioni amministrative) che nell'ultimo anno hanno svolto oltre 300 interventi per un totale di oltre 13000 ordigni distrutti, nella propria area di competenza (Regione Marche, province di Bologna, Prato, Firenze ed Arezzo).