Calcinelli, arrestati 3 spacciatori. Avevano cocaina purissima

Sono due operai e un disoccupato. Avevano comprato la droga in Umbria ed erano pronti a metterla sulla piazza

La cocaina e i contanti sequestrati ai 3 puscher a Calcinelli

La cocaina e i contanti sequestrati ai 3 puscher a Calcinelli

Colli al Metauro (Pesaro e Urbino), 30 novembre 2017 - Si erano riforniti di droga nell’hinterland di Perugia e stavano rientrando nella Valmetauro col ‘costoso’ carico, ma a rompere loro le uova nel paniere ci hanno pensato i carabinieri della stazione di Saltara. Che, coadiuvati dai colleghi del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Fano e delle stazioni di Monte Porzio e di San Giorgio di Pesaro, hanno arrestato in flagranza di reato due giovani albanesi e un macedone sorpresi con un etto di cocaina.

Si tratta di A.V., 23 anni, operaio; D.C., 22 anni, nullafacente e di E.L., 26 anni, operaio. Il trio, come detto, stava tornando dalla trasferta umbra, dove si era rifornito della cocaina che avrebbe spacciato nelle piazze di Saltara e di Fano. Non aveva, però, fatto i conti con due solerti carabinieri della stazione di Saltara, impegnati in un servizio preventivo, che hanno fermato l’Audi con a bordo i tre giovani extracomunitari all’uscita di Calcinelli della superstrada. L’atteggiamento nervoso dei componenti del terzetto non è passato inosservato ai militari, che hanno deciso di approfondire il controllo.

Ed è così che, ben occultato in un vano ricavato nel cruscotto dell’auto, i carabinieri hanno recuperato un grosso involucro di plastica sottovuoto che custodiva quasi un etto di cocaina purissima. A quel punto i tre giovani sono stati condotti nella caserma di Saltara e la perquisizione è stata estesa alle rispettive abitazioni e in quella di E.L., al Lido di Fano, sono stati recuperati altri 20 grammi di cocaina abilmente occultati in una scarpiera.

Dopo le formalità di rito, i tre giovani pusher sono stati trasferiti al carcere di Pesaro a disposizione della locale Procura della Repubblica. Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato gli arresti ed ha rimesso in libertà senza obblighi, perché incensurati, A.V. e D.C.; mentre nei confronti del macedone E.L., che vanta diversi precedenti penali per reati predatori, ha applicato la custodia cautelare in carcere.