Spuntano villa romana e necropoli. E al cantiere arrivano gli archeologi

La scoperta durante i lavori per le opere compensative A 14

Il cantiere di una strada e rotatoria a Sant’Orso  in cui sono affiorati i reperti

Il cantiere di una strada e rotatoria a Sant’Orso in cui sono affiorati i reperti

Fano, 17 marzo 2017 - Spuntano antichità romane nel cantiere – appena avviato – delle opere accessorie dell’A14. Le fondamenta di una villa rustica romana sono emerse, a Sant’Orso, durante gli scavi per la realizzazione di una delle 14 rotatorie che, insieme ai 7 chilometri di nuove strade, fanno parte del pacchetto di opere compensative che sta realizzando società autostrade. Non solo: «A Sant’Orso, oltre ai resti di una villa rustica romana – spiega l’archeologa della Soprintendenza Maria Gloria Cerquetti – è affiorata anche una necropoli a ridosso della Flaminia». La Soprintendenza non ha ancora molti elementi in mano perché gli scavi sono appena iniziati e ciò che rimane della villa, a causa delle continue arature, sono solo le fondamenta. «Abbiamo raccolto – chiarisce però Cerquetti – il materiale emerso e individuato una grossa fornace per la cottura dei laterizi». Per ora si va avanti a supposizioni: la villa si trova su un terreno ghiaioso, forse un tempo era vicina a un corso d’acqua. Dalla terra è anche emersa una vasca che si è salvata perché sotto il livello delle arature, ma per una ricostruzione storica ci vorrà tempo.

A complicare il già difficile lavoro degli archeologi, il fatto che «gli scavi non procedono in maniera sistematica, ma frammentaria» vista la presenza del cantiere. «Di ville rustiche – fa notare lo storico Luciano De Sanctis – il nostro territorio è pieno, ne hanno trovate sia a Carrara sia a Calcinelli. Alcune erano ville di tutto rispetto e molto accoglienti. Peccato che nella maggior parte dei casi non resti molto, se va bene la pavimentazione e qualche muro perimetrale». Anche la presenza di fornaci vicino alle ville romane non è inusuale. Spiega De Sanctis: «Nei periodi morti per l’agricoltura la manodopera schiavista era utilizzata nelle fornaci per la produzione di mattoni». Una volta definito il contesto della villa romana, la Soprintendenza darà il via libera alla copertura. Ancora da verificare il valore della necropoli emersa ai confini con la via Flaminia: si procederà con gli scavi solo nel caso in cui si dovesse accertare che si tratta di tombe ellenistiche, ma i lavori devono ancora iniziare e saranno avviati non appena conclusi quelli a Sant’Orso.