Carnevale di Fano 2018, svelato in anteprima il carro di Rossini

Firmata la convenzione tra i sindaci e l'Ente Carnevalesca

Cantiere Aperto, ecco il carro dedicato a Gioachino Rossini

Cantiere Aperto, ecco il carro dedicato a Gioachino Rossini

Fano (Pesaro e Urbino) 17 gennaio 2018 - «Per il 150° anniversario della morte di Rossini ci saranno tra gli 80 e i 100 eventi in giro per il mondo. Da Tokyo a New York, passando per Parigi e Hiroshima. Fano e l'Ente Carnevalesca hanno fatto una grande operazione per agganciarsi al meccanismo nazionale e internazionale». Così il sindaco di Pesaro Matteo Ricci ieri mattina firmando (con il primo cittadino della città della Fortuna Massimo Seri e la presidente dell'ente che organizza il  Carnevale di Fano Maria Flora Giammarioli) il protocollo d'intesa per la realizzazione del progetto 'Carro allegorico carnevalesco dedicato a Gioachino Rossini.

 

«Le celebrazioni Rossiniane si apriranno ufficialmente alla fine di febbraio – osserva il sindaco di Pesaro -. Ma in verità partirà già da Fano: con la prima sfilata del Carnevale (il 28 gennaio, 4 e 11 febbraio, ndr) avremo la prima grande manifestazione della ricorrenza che darà al territorio regionale una grande opportunità. Ci terrei poi che questo carro sfilasse anche il prossimo anno: il carnevale fanese può anche chiudere le celebrazioni rossiniane. Stiamo ragionando per capire cosa si può portare a Pesaro, dopo la fine del carnevale 2018. Per rendere evidente questo lavoro nelle prime settimane del 150esimo». In base alla convenzione firmata sono sei i pezzi che potranno essere smontati ed utilizzati dal Comune di Pesaro: sono i sei personaggi che rappresentano le opere di Rossini e la testa stessa del Cigno di Pesaro con la corona realizzati in vetroresina. Le altre costruzioni sono in polistirolo incartato e quindi molto fragili per un eventuale trasporto. Il costo del carro (in fase di completamento) realizzato dall'associazione carristi fanesi diretta da Ruben Mariotti su bozzetto di Pierluigi Piccinetti viene stimato in 70mila euro iva esclusa (tot 85.400 euro), costo che i due comuni si impegnano a sostenere congiuntamente a copertura dell'intero importo. Questo perché Pesaro ha una legge speciale per valorizzare il centenario Rossiniano ed entrambi i comuni, da tempo, hanno avviato una strategia congiunta di sviluppo urbano finanziata nell'ambito degli Iti dei Fondi Strutturali regionali, che pone la musica e il carnevale come segni dell'identità culturale rispettivamente di Pesaro e Fano. 

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«Consolidiamo sinergie che in passato non c’erano -  ha commentato Seri -. Quando le due città guardano lontano si crea un valore aggiunto. Il patrimonio di Fano e Pesaro, se ben valorizzato, ha ricadute su tutto il territorio. Non è la prima collaborazione: lo abbiamo già fatto per le mostre del Rinascimento segreto insieme a Urbino. E anche sul progetto dell’Iti. Il 150esimo di Rossini è un’occasione anche per la nostra città. Non la vediamo come rivalità. Il bozzetto è stupendo: sono convinto che sarà il carro più bello d’Italia. Con il protocollo sigliamo una collaborazione progettuale ed economica sul carro».  Dopo la firma storica si sono aperte le porte del cantiere dove si sta ultimando l'opera d'arte. «L’idea del carro allegorico 'La calunni è un venticello' mi è venuta leggendo un articolo apparso su il Resto del Carlino il 27 febbraio 2000. Nasce quindi dal ricordo dei 200 anni dell’esibizione a Fano di Rossini avvenuta nel 1801. Ma allo stesso tempo, con bonaria ironia, sottolinea il suo amore non nascosto per la buona cucina». Il carro – 9 metri di larghezza, 13 di altezza e 15 di lunghezza - è preceduto da un piccolo complesso «rappresentato da don Basilio, personaggio del ‘Barbiere’ che canta ‘La calunnia…’, attorniato dai simboli della famosa aria. In primo piano il boccascena del torelliano Teatro della Fortuna. In secondo piano, gradoni rivestiti da grandi fogli di spartiti. Dietro al boccascena campeggia una tavola imbandita di cibarie. Più in alto, l’imponente figura di Rossini, intento a ‘suonare’, con un lungo coltello, un prosciutto a mo’ di violino. Ai lati, a scalare, escono braccia con mani guantate da cameriere. Che sostengono sei piatti di portata, sormontati da altrettanti personaggi delle opere di Rossini». Non mancano i simboli: dalla cattedrale di Reims, che ricorda ‘Il viaggio’, alla Palla di Pomodoro, su cui vola il grande Cigno di Pesaro.