Fano, ruba gasolio dal proprio camion per rivenderlo agli amici

Autotrasportatore arrestato per furto e smercio di carburante. Incastrato da un investigatore privato

Distributore, foto d'archivio Imagoeconomica

Distributore, foto d'archivio Imagoeconomica

Fano, 21 novembre 2017 - Quel camion consumava come una Ferrari. Quasi 5mila euro in pochi mesi. Ma siccome non poteva sfrecciare come un cavallino rampante, il motivo di quei frequenti rifornimenti doveva essere per forza un altro. E purtroppo aveva intuito che si trattasse di un motivo illecito. Erano mesi che il titolare di una ditta di autotrasporti del Fanese aveva notato qualcosa di strano nel mezzo usato da uno dei suoi dipendenti, P.L., 40enne pesarese.

Era quello che aveva bisogno di fare benzina più spesso di tutti gli altri suoi colleghi. Così il datore di lavoro aveva deciso di mettergli alle costole un investigatore privato. Il quale, dopo diversi appostamenti, ha scoperto il giochetto e il perché quella lancetta del carburante fosse sempre sullo zero. 

Era il dipendente a svuotare il serbatoio e a riempire taniche di benzina che poi rivendeva ad amici o altri clienti del mercato nero del carburante. Il sistema usato era quello del più classico e consolidato tubo di gomma. Lo infilava nel serbatoio, colpo di polmoni sull’altro capo e via che l’oro nero cominciava a defluire nelle taniche. Pronto per essere venduto al dettaglio.

Ma l’altra sera è stata l’ultima volta. A chiudergli il rubinetto sono arrivati i carabinieri di Fano. Il 40enne era impegnato in un ennesimo travaso illecito, nella zona industriale di Fano. I militari lo hanno arrestato con l’accusa di furto. Circa 25 litri, il bottino liquido dell’altra sera. Ieri mattina, dopo una notte passata nella cella di sicurezza dei carabinieri, P.L. è finito davanti al giudice per la convalida dell’arresto e l’interrogatorio di garanzia.

L’uomo, difeso dall’avvocato Antonella Speranzini, ha detto di essere pentito per l’episodio dell’altro giorno. Ha detto che lo ha fatto perché si trova in difficoltà economiche. Il giudice Lorena Mussoni, dopo aver convalidato l’arresto, lo ha rimesso in libertà. Il pm Sante Bascucci non ha chiesto alcuna misura. Il legale del 40enne ha sollevato dubbi sulla regolarità dell’indagine privata fatta dal datore di lavoro. Processo al via, tra una settimana.