Fano, rubavano liquori e li nascondevano nella panciera

Padre e figlia di etnia sinti arrestati dai carabinieri

Carabinieri all'Auchan

Carabinieri all'Auchan

Fano (Pesaro e Urbino) 19 febbraio 2018 - Dopo il caso emblematico della cassiera ladra che all'amica abbuonava gran parte della spesa emettendo scontrini da poche decine di euro a fronte di costi dieci volte più elevati... prosegue proficua la collaborazione del servizio di vigilanza del supermercato Auchan all'interno del Fano Center ed i carabinieri della compagnia di Fano. Sabato scorso, infatti, gli addetti all’antitaccheggio, dopo aver notato un uomo ed una donna aggirarsi con fare sospetto nel reparto superalcolici, hanno richiesto al 112 l’intervento dei militari dell’Arma.

I due sospetti nel frattempo erano usciti dal supermercato ma ad attenderli c’era già un equipaggio dell’aliquota Radiomobile che li ha fermati ed identificati in B.B., 57enne nomade sinti con un nutrito bagaglio di precedenti per reati contro il patrimonio ed L.J., sua  figlia 28enne, entrambi provenienti da un campo nomadi del vicentino. In particolare la ragazza indossava, all’altezza dell’addome, nascosta dagli abiti, una voluminosa “panciera” artigianale nelle cui tasche aveva occultato ben 5 bottiglie di pregiato cognac del valore di 250 euro che, insieme al padre, aveva portato via alcuni minuti prima dal supermercato, forzando il sistema antitaccheggio con un apposito attrezzo da scasso ritrovato nella sua borsa.

Ma quello di alcolici non era stato l’unico furto commesso in giornata. I carabinieri recuperavano dal bagagliaio della loro autovettura numerosi capi di abbigliamento che i due avevano sottratto dal negozio Cotton Silk oltre a numerose bottiglie di pregiato cognac e champagne, tra cui un Don Perignon sulla cui provenienza si sta ancora indagando. Entrambi sono stati arrestati per furto aggravato in concorso e trattenuti nelle camere di sicurezza. Questa mattina il Giudice del Tribunale di Pesaro ha convalidato il loro arresto con il rito per direttissima ed ha condannato il padre a 10 mesi e la figlia a 6 mesi di reclusione più la pena pecuniaria di 400 euro.