Fano, devastato il bar ‘Polvere di caffè’, "È stato un assalto"

A Sant’Orso: è l’undicesimo furto in 7 anni

Il titolare del Polvere di Caffè

Il titolare del Polvere di Caffè

Fano, 10 ottobre 2017 - «Questa volta hanno distrutto tutto. Non so se riusciremo a rialzarci». E’ devastato come il suo bar Paolo Marcantognini, che gestisce insieme alla moglie, che ne è titolare, il Polvere Caffè di Sant’Orso. E’ provato e arrabbiato dopo l’undicesimo furto in meno di 7 anni di attività. «E’ un incubo – dice sconsolato –. Non ne possiamo davvero più». A differenza delle altre volte, ieri lui e la moglie, sebbene gentili come sempre, hanno tenuto lontane telecamere e giornalisti. Non hanno voluto divulgare le immagini dello scempio subito, perché troppo dolorose da rivedere in futuro.

«Non È stata la solita spaccata – prosegue Marcantognini – ma un assalto che ci ha distrutto il locale. Hanno portato via tutto, anche l’impianto di videosorveglianza che era nascosto nel controsoffitto. Anche quello hanno trovato, spaccato e portato via». All’interno del locale non ci sono quindi immagini su cui i carabinieri possano basarsi per identificare i due malviventi incappucciati che nella notte tra domenica e lunedì hanno devastato il bar passando dal retro della struttura. Quello che è certo è che prima di iniziare i lavori all’interno, avevano trovato il modo di disattivare l’allarme del bar e così hanno avuto tutto il tempo per fare razzia.

«Hanno le 4 slot machine e il cambiamonete e le hanno portate via – elenca gli ammanchi Marcantognini –. Stamane i carabinieri le hanno ritrovate tutte spaccate in un casolare abbandonato qui vicino. Hanno distrutto il bancone, hanno rubato il fondo cassa e tutto quello che sono riusciti a trovare, sigarette e gratta e vinci compresi. Anche quelli che non erano esposti ma conservati nel magazzino blindato e chiuso a chiave, in cui sono arrivati sfondando il muro del bagno. Altri danni da aggiungere alla conta». Poi i due sono scappati senza lasciare traccia. «Se n’è accorta stamane la signora che mi porta le paste – continua Marcantognini –. Ha lanciato lei l’allarme. Ma non so dire nulla di più di questo perché hanno portato via anche le immagini, sono riusciti addirittura a trovare il videoregistratore dell’impianto di sorveglianza e lo hanno portato via lasciando solo i cavi».

Non ha fatto ancora la valutazione completa dei danni subiti il titolare del Polvere Caffè, «ma sono sicuro che questa volta non basteranno 20mila euro per permetterci di riaprire. Non so se ce la faremo». Già da qualche anno, dopo una serie di 3 colpi in due mesi, Marcantognini aveva incontrato difficoltà a trovare un’assicurazione che coprisse il rischio di furti. Sul caso indagano i carabinieri di Fano che sempre di più raccomandano l’utilizzo di antifurti nebbiogeni, che a loro dire sono i mezzi di contrasto più efficaci in questo tipo di situazioni.