Fano, inquinamento all’ex Agip, probabili infiltrazioni di gasolio

Bonifica in sospeso. In attesa degli esiti dell'Arpam, il Movimento 5 Stelle chiede la documentazione

Tutto fermo il cantiere

Tutto fermo il cantiere

Fano (Pesaro Urbino), 26 settembre 2017 - Non benzina, ma gasolio (il che complicherebbe un po’ le cose) potrebbe essere la causa dell’infiltrazione nel terreno dell’ex Agip. Saranno le analisi di Arpam a darne conferma, dopo le prime indagini condotte dalla ditta che per conto di Eni sta bonificando l’area. L’infiltrazione dovrebbe essere nel lato di via Montegrappa dove, nei decenni passati, il terreno è stato sottoposto alle maggiori sollecitazioni a causa del passaggio di camion per il rifornimento del distributore di benzina. L’Ufficio ambiente del Comune è in attesa dell’esito delle analisi di Arpam, che non sono ancora disponibili, per definire le modalità di intervento. «Non c’è alcun motivo di preoccupazione – fanno sapere dal Comune – nulla rispetto alla situazione precedente quando nell’area era presente il distributore di benzina». All’incrocio tra viale Gramsci e via Montegrappa, infatti, il distributore è stato smantellato da due anni, gli erogatori di benzina sono stati rimossi, così come le relative cisterne. Se non fosse stato per le infiltrazioni di idrocarburi, i lavori probabilmente sarebbero terminati prima dell’inizio dell’anno scolastico, come richiesto dal sindaco Massimo Seri a Eni.

Lo stesso primo cittadino, nell’ultimo consiglio comunale, rispondendo ad una interrogazione dei consiglieri Magrini, Ilari e Delvecchio sull’ex Agip, aveva accennato «ad alcune contaminazioni, ma non preoccupanti». «Contaminazioni – aveva proseguito – che richiedono ulteriori lavori, ma non di impatto perchè circoscritti». Progetto Fano e Udc parlano di scarsa trasparenza dell’Amministrazione Seri, ma dal Comune rispondono che «non c’è nulla da nascondere, ma per gli esiti delle analisi ci vogliono una decina di giorni». Intanto il consigliere Giovanni Fontana fa sapere che i grillini hanno intenzione di richiedere «la documentazione relativa all’ex Agip, in particolare la convenzione sottoscritta da Comune ed Eni, a cavallo tra la giunta Aguzzi e la giunta Seri». Rimane aperto il dibattito sulla destinazione futura di quell’area anche se il Comune ne potrebbe tornarne in possesso in tempi più lunghi di quelli ipotizzati inizialmente.