Nonna coi bodyguard a Fano, ecco la sua verità

L’ottantenne rivela: "Lo faccio per il bene di mio nipote. Ora lui è molto arrabbiato. Vivo nella paura"

L'anziana  nel cortile della sua casa, mentre  dà da mangiare  ai due pitbull  del nipote

L'anziana nel cortile della sua casa, mentre dà da mangiare ai due pitbull del nipote

Fano, 22 agosto 2016 - La villetta è sbarrata. Porte e finestre chiuse, malgrado il caldo. Al citofono, ieri alle 15, la voce della signora di 80 anni di Fano che ha denunciato per minacce il nipote trentenne facendolo allontanare da casa su ordine del giudice, è chiara e disperata: «Non volevo che ne parlassero i giornali. Questa è una disgrazia, volevo che rimanesse tutto tra le mura di casa. Io voglio bene a mio nipote, lo amo, e se ho fatto quello che ho fatto è per educarlo. L’ho fatto per il suo bene. Adesso che è uscito l’articolo, lui è arrabbiato e ho paura ancora. Sono venuti i carabinieri a controllare, mi sento male. Ma io non potevo correre il rischio che i cani di mio nipote mi facessero cadere, e che rompessi il femore. Purtroppo mio nipote è stato disgraziato, è cresciuto senza un padre dopo la separazione dei genitori e questo lo ha portato a questa situazione. Ma non voglio il suo male. Sono stata costretta, però non parlatene più per favore».

La storia è salita alla ribalta della cronaca perché il pubblico ministero Giovanni Narbone, avuta la denuncia della nonna che si sentiva minacciata dal nipote con frasi molto gravi oltre ad aver ricevuto una manata in faccia da farsi medicare al pronto soccorso, ha ritenuto che non ci fosse un minuto da perdere. Ha chiesto al gip una misura cautelare nei confronti del nipote della donna (di cui non scriviamo il nome per tutelare la nonna, vittima di questa situazione).

Il gip, dopo aver sentito il giovane, ha stabilito il suo allontamento dalla casa della nonna di cui aveva le chiavi, la restituzione di queste e lo sgombero dei due cani pitbull che aveva portato nel giardino. Malgrado il provvedimento, il nipote non aveva capito come stavano le cose tanto il giorno di ferragosto è tornato a casa della nonna cercando di andare in garage a prendere delle cose. Non si aspettava, una volta messo piede nella villetta, di venire placcato da due guardie del corpo assoldate dalla nonna e spedito fuori dal recinto con la raccomandazione di non mettere più piede in quella casa se ci teneva alla propria incolumità. Ha detto ieri la nonnina: «Guardate che sono pronta a farli intervenire anche per i giornalisti che dovessero ripresentarsi alla mia porta. Non c’è niente che vi debba dire in più. Queste sono cose che riguardano le famiglie. E quando si prendono certe decisioni non sono mai a cuor leggero ma c’è sempre un grande dispiacere».

L'avvocato Marco Defendini che tutela il trentenne dice: «Il mio assistito ha spiegato al giudice che non intendeva spaventare sua nonna né minacciarla. Inoltre lei sembrava apprezzare la presenza dei cani in giardino. Abbiamo prodotto al magistrato anche un video che dimostra come la signora amava dare del cibo ai pitbull. Ma di fronte alla decisione del gip di allontanare il mio assistito dalla nonna, è fuor di dubbio che il provvedimento verrà rispettato».

ro.da.