Fano, è tornato il pesce fresco ma è crollata la quantità

Crisi di mazzole e merluzzi venduti a prezzi alti

I pescherecci sono tornati in mare. Nel riquadro: il direttore del mercato Angelo Nardini

I pescherecci sono tornati in mare. Nel riquadro: il direttore del mercato Angelo Nardini

Fano, 13 settembre 2017 - È stato piuttosto fiacco a Fano il primo mercato dopo la fine del fermo pesca che si è appena concluso dopo oltre un mese. Complice anche il maltempo di questi giorni che ha limitato, lunedì scorso, l’uscita in mare dei motopescherecci, il mercato ittico all’ingrosso di viale Adriatico ha «battuto» ieri mattina una quantità di pesce fresco inferiore a quelle che potevano essere le attese della vigilia.

«Ieri – conferma il direttore del mercato del pesce Angelo Nardini – abbiamo commercializzato 650 casse, decisamente un po’ poche rispetto alle cifre degli anni precedenti nello stesso periodo. In passato, il giorno della ripresa in mare dopo il fermo pesca, si riusciva a «battere» fino a 900 casse, per cui quest’anno la diminuzione c’è sicuramente stata. La ragione principale, secondo me, è dovuta al maltempo di questo ultimo fine settimana che ha limitato molto le uscite nel primo giorno dopo il fermo. I barchetti, specialmente quelli più piccoli – continua Nardini – non sono usciti subito, preferendo aspettare un tempo migliore ed anche i motopescherecci più grossi hanno pescato male a causa delle condizioni di mare mosso».

Insomma quel che si temeva anche dal punto di vista della scarsità di pesce si è verificato puntualmente, complice anche le avverse condizioni atmosferiche. «Si è pescato soprattutto il pesce di stagione, triglie, barboni e pannocchie, in buona quantità – prosegue ancora il direttore del mercato ittico fanese – mentre di pesce di altre specie se n’è visto poco, come merluzzi e mazzole che hanno invece spuntato prezzi alti proprio per la loro scarsità».

Il mercato ittico all’ingrosso di Fano, di solito commercializza una media di 5/600 casse al giorno, ma in questo periodo particolare della ripresa dell’attività di pesca dopo il fermo ha sempre lavorato di più proprio perché in mare si pesca una maggiore quantità di pesce. Quest’anno le cose sembrano andare diversamente. «Ma non tutto è perduto – conclude Angelo Nardini – perché con il ritorno del bel tempo e con tutte le barche in mare, sono sicuro che nei prossimi giorni si lavorerà di più e comunque il pesce fresco sulla tavole dei fanesi e per i nostri commercianti è assicurato».