Il Monterrey ormeggiato al porto
Fano, 22 febbraio 2018 - Doveva essere tra i motopescherecci da rottamare il «Monterrey» che ieri l’altro è stato protagonista della collisione al largo del porto di Fano con la motonave «Sea bird» battente bandiera del Togo. L’imbarcazione dell’armatore di origine pugliese Giovanni Battista Trotta, che fa base ormai da anni al porto di Fano, era stata ammessa dal Ministero per le Politiche agricole nella graduatoria riservata ai natanti per la pesca a strascico di lunghezza compresa tra i 18 ed i 24 metri fuori tutto, che usufruiscono dei contributi europei (Feamp 2014-2010) per l’arresto definitivo dell’attività di pesca. I «Monterrey» si era classificato al 12° posto su 74 motopescherecci iscritti nei compartimenti del Medio Adriatico, con un punteggio di 13,5, a seguito della domanda presentata dall’armatore che poi in un momento successivo aveva deciso di rinunciare a smantellare l’imbarcazione preferendo quindi continuare l’esercizio della pesca.
La sfortuna ha voluto che la scelta di continuare ad andare in mare martedì scorso si interrompesse per via di una collisione con un cargo che, stando a quanto si dice negli ambienti della marineria fanese, non avrebbe rispettato il diritto di precedenza finendo per cozzare contro il «Monterrey», per fortuna, questa volta, senza causare infortuni agli equipaggi. Il motopeschereccio fanese, pur riportando qualche danno alla prua, è riuscito a raggiungere senza grossi problemi il porto di Fano dove adesso è in attesa dell’ispezione da parte dei funzionari del Rina, mentre il cargo di proprietà di un’armatore turco è stato fermato dalla Capitaneria di Porto di Ancona per accertamenti sulla regolarità della sua navigazione. Nei prossimi giorni, appena le condizioni del mare lo consentiranno il «Monterrey» farà rotta verso il porto di Civitanova per essere sottoposto ai necessari lavori di riparazione. Un incidente che davvero non ci voleva e che farà perdere all’impresa di pesca diverse settimane di lavoro.