Polizia, Stradale soppressa a Fano. Proteste

E a Pesaro rischia la Postale. Allarme di Lanzi del Siulp: "Scelte incomprensibili"

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Pesaro, 8 aprile 2017 - Chiusura della polizia postale di Pesaro: si aspetta il decreto ministeriale, ma l’esito sembra ormai scontato. «Se la decisione fosse confermata sarebbe incomprensibile – commenta il segretario provinciale Siulp, Marco Lanzi – perdiamo delle grandi professionalità e un importante punto di assistenza per i cittadini». Se la sede di via dei Cacciatori sarà soppressa, a chi si potranno rivolgere i cittadini della provincia e quale sarà la sede di riferimento della polizia postale? «Non sappiamo – risponde Lanzi – a chi saranno affidate quelle competenze».

Se per la Polizia postale si attende il decreto ministeriale, per il distaccamento della stradale di Fano il destino è già segnato: dallo scorso 31 marzo, con un provvedimento a firma del capo della polizia, la stradale di Fano rientra tra i distaccamenti soppressi. Nello stesso documento si specifica che, contemporaneamente, la sottosezione autostradale di Fano diventa a competenza mista, assorbendo anche le funzioni della stradale. «La realtà è che nelle nostre strade locali e provinciali – sottolinea Lanzi – non opereranno più le pattuglie della stradale di Fano. Vedremo se quelle stesse funzioni, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, le vorrà attribuire alla polizia municipale, che però non opera di notte, o ai carabinieri che in ogni caso non potranno aumentare le pattuglie». Il Siulp da tempo aveva lanciato l’allarme sulla chiusura della stradale di Fano «che non risponde neppure a criteri di razionalizzazione visto che già ora, in quanto ospitata nella sede del Commissariato, era a costo zero».

Immediate le reazioni politiche con i 5Stelle e Fratelli d’Italia che attaccano il sindaco Massimo Seri. «Dopo aver perso l’ospedale – commentano i grillini – Seri si fa sfilare un altro servizio essenziale, eppure solo il 28 marzo, in consiglio comunale, ci aveva assicurato che era un periodo di stallo, che era in contatto con i suoi parlamentari, in attesa dell’interrogazione della Ricciatti e della richiesta di un suo incontro con il ministro». «Rimango allibito che il sindaco della terza città delle Marche – incalza il responsabile regionale organizzativo di Fratelli d’Italia Marche, Angelo Bertoglio – il 28 marzo faccia certe dichiarazioni e dopo tre giorni gli firmino il decreto di chiusura». E ancora: «Sono quasi due anni che con il responsabile nazionale del Sap, Gianni Tonelli, annunciamo questa possibilità, ci hanno accusato di lanciare bufale populiste e di essere dei provocatori (il riferimento è alla visita a Fano, 1 aprile 2016 dell’allora Ministro degli Interni Angelino Alfano). Oggi quel ruolo è ricoperto da Minniti che è del Pd, partito che in questa regione e in questa provincia comanda, ma che non ha mai mosso un dito per la sicurezza dei cittadini».