Fano, "Il porto sprofonda nel fango"

L’allarme delle associazioni marinare: impossibile attraccare

Le acque fangose della darsena, dove è sempre più difficile ormeggiare

Le acque fangose della darsena, dove è sempre più difficile ormeggiare

Fano, 11 maggio 2017 - "Non riesco più a tenere a freno le imprese della pesca e i comandanti dei motopescherecci per la grave situazione delle darsene al porto di Fano. Sono tutti arrabbiati perché ci stiamo letteralmente impantanando. Le imbarcazioni non riescono più a raggiungere le darsene a causa dei fondali troppo bassi per la presenza di sabbia e fanghi". Chi parla è Tonino Giardini e lo fa a nome delle principali associazioni marinare del porto fanese: l’Associazione Armatori, la Cooperativa della Piccola Pesca e l’Associazione Vongolai. In pratica quasi tutti i motopesca che occupano il vecchio porto peschereccio di Fano e che ogni giorno fanno i conti con il rischio di bloccarsi o, peggio, di non sapere dove attraccare. «L’Ufficio locale marittimo – conferma Tonino Giardini – si trova in evidente difficoltà nell’individuare spazi sicuri all’interno del bacino per far ormeggiare i motopescherecci. Questo nonostante la flotta in questi ultimi anni abbia subito un ridimensionsmento di quasi il 40%. Eppure non si trova posto. Il pescaggio è assai basso ormai in troppi punti del porto, tanto che le barche nelle manovre di uscita ed entrata sono costrette a seguire un solco per muoversi all’interno, o rischiano di arenarsi. Quando c’è la bassa marea di acqua ce n’è davvero poca. Non si può andare avanti».

La soluzione, ovviamente, è un dragaggio complessivo del porto che tarda ad arrivare. Sono già passati quasi due anni dal dragaggio dell’imboccatura e del bacino di servizio e da quel momento le imprese della pesca hanno iniziato ad attendere anche la pulitura delle vecchie darsene. Sembrerebbe che l’Autorità portuale regionale voglia procedere ad espletare un unico bando per i tre porti di competenza regionale per cui i tempi rischiano di allungarsi fino a quando non sono state espletate tutte le analisi nei bacini interessati. Una procedura che rischia di allungare di parecchi mesi ancora i tempi di un dragaggio. Ma il porto di Fano non può aspettare, con la stagione turistica alle porte. «Rivolgiamo un appello al sindaco Seri – dice Giardini – affinché perori la nostra giusta causa in Regione. Un suo intervento sarebbe apprezzato da tutta la marineria fanese. Dobbiamo cercare di avere il dragaggio delle darsene nel più breve tempo possibile perché gli animi al porto sono esacerbati. Questa situazione mette a rischio diverse decine di attività economiche, ma sopratutto c’è il rischio di perdere le risorse comunitarie su cui le imprese della pesca fanno affidamento. Insomma, una situazione non più tollerabile». Tanto insostenibile che non sono escluse nelle prossime settimane manifestazioni di protesta al porto.