Fano si riprende la sua Rocca: viaggio nel cantiere

Dalle scale di sicurezza alla Rocchetta che riapre dopo 70 anni

L’ingegnere Stefano Caiterzi responsabile dei lavori

L’ingegnere Stefano Caiterzi responsabile dei lavori

Fano, 28 aprile 2017 - Dalle scale di sicurezza al restauro conservativo della Rocchetta, chiusa da 70 anni. Quello che l’assessore ai Lavori pubblici Cristian Fanesi definisce «uno degli investimenti più importanti dell’Amministrazione», il recupero della Rocca Malatestiana, sarà terminato a maggio. Dall’1 luglio, come previsto nel bando pubblicato dal Comune, la struttura potrà essere data in concessione come contenitore culturale capace di ospitare fino a 800 persone. Per maggio saranno conclusi i lavori di installazione della scala di sicurezza interna (quella esterna è stata montata) e dell’ascensore, entrambi a servizio della sala conferenze al primo piano. Inoltre si concluderà il restauro conservativo della Rocchetta che restituirà ai fanesi uno spazio chiuso dall’ultima guerra. Acciaio zincato verniciato e legno sono i materiali utilizzati per le due scale di sicurezza, interna ed esterna, che sono gli stessi con cui fu progettata anni fa la rampa che dall’ingresso della Rocca permette di accedere al primo piano. Strutture, le due scale e l’ascensore, progettate dai tecnici del Comune, l’ingegnere Stefano Caiterzi (che ha già firmato il ponte sul Canale) e l’architetto Adriano Giangolini, in accordo con la Soprintendenza.

La scala di emergenza interna, a differenza di quella esterna ben visibile dalla strada, passa quasi inosservata a chi entra nel piazzale della Rocca, nascosta dall’edificio storico e in parte coperta da alberi. L’intervento sulle pareti della Rocchetta, con l’apertura di una porta in precedenza murata, ha portato alla luce una scala coperta che conduce ai camminamenti presenti lungo il perimetro del monumento che saranno sistemati, ma non usufruibili dal pubblico, perché privi di un parapetto di sicurezza. Così come non potrà essere recuperato, per mancanza di finanziamenti, lo spazio delle antiche scuderie, per le quali si pensa a una copertura in acciaio. Fanesi non esclude la possibilità di intervenire successivamente. Finora il Comune ha investito nella Rocca 380 mila euro, 250 mila per le uscite di sicurezza, le scale di emergenza e l’ascensore, 130 mila euro per il restauro della Rocchetta. Mentre si stanno ultimando i lavori, un drone sorvola la Rocca per i rilievi fotogrammetrici che, una volta elaborati, daranno vita ad un modello 3D dell’edificio da consegnare all’assessorato al Turismo.