Sigilli allo Chalet del Mar: "Non può fare attività da discoteca"

Blitz di carabinieri, polizia e guardia di finanza. L'ira del sindaco: "Martedì risolveremo la questione"

Fano, lo Chalet del Mar chiuso

Fano, lo Chalet del Mar chiuso

Fano, 29 maggio 2017 - Sequestrato la notte scorsa lo Chalet del Mar, nella spiaggia dell’Arzilla a Fano. Faceva musica da discoteca con dj e centinaia di giovani a ballare. I sigilli sono stati messi perché, secondo gli inquirenti, il gestore non ha l’autorizzazione specifica per l’attività di discoteca. Il locale dispone di una «Scia» solo per il piccolo intrattenimento. Cioè piano bar per accompagnare la clientela che mangia o sorseggia qualcosa al bancone. Il controllo da parte di polizia, carabinieri e finanza è avvenuto dapprima in borghese intorno alle 23 e poi alle 3 con la notifica del sequestro penale dopo aver controllato la regolarità delle assunzioni dei dipendenti. Secondo gli inquirenti, non ci sono dubbi che per l’attività di discoteca occorra ben altro di una ‘Scia’ per il piano bar. A partire dalla sicurezza, dai bagni, dalla struttura, insonorizzazione e altro. Insomma, servono investimenti diversi e superiori. E’ stato contestato alla gestione del locale l’esercizio abusivo dell’attività di ballo. Ieri il bar aveva le tendine oscurate perché il sequestro è stato fatto sulla struttura. Va detto che lo Chalet del Mar è il locale sulla spiaggia dell’Arzilla che si definisce numero uno. E lo testimoniano anche le immagini su facebook dove l’attività di discoteca non viene certo nascosta con migliaia di ragazzi impegnati a divertirsi sulle note lanciate nella notte. Ora si prospetta il ricorso al tribunale del Riesame per chiedere la revoca del sequestro. In altre parole, per la musica e il ballo servono locali anche all’aperto con certe caratteristiche. Va valutato se nel caso dello Chalet del Mar ci fossero. Resta il fatto che uno dei ritrovi più felici della spiaggia fanese rimarrà muto per qualche tempo. Migliaia di ragazzi sperano per poco.

"Sono arrabbiato, molto arrabbiato", ha commentato il sindaco Massimo Seri. "Quella che è accaduta questa notte è una cosa che non riesco a capire, anche perché il locale ha avuto una ‘scia’ temporanea da parte dell’amministrazione per il pubblico spettacolo. Tutto questo in attesa della riunione di martedì di giunta, quando vedremo di chiudere definitivamente questa faccenda rilasciando il permesso definitivo". Dopodiché aggiunge: «Il fatto che abbiano partecipato a questa operazione carabinieri, finanza e polizia, ma non i nostri vigili urbani, fa capire una cosa: questa è una vicenda che non nasce a Fano, ma a Pesaro. Non vorrei che ci fosse accanimento. E poi... non hanno avuto nemmeno la decenza di avvertire l’amministrazione».