Fano, è morta Silvia Carloncini, mamma paracadutista

Aveva 45 anni. Si è sentita male a San Valentino dopo che era stata operata al pancreas giorni prima. Disposta l'autopsia

Silvia Carloncini col marito, Massimo Fiorini

Silvia Carloncini col marito, Massimo Fiorini

Fano, 18 febbraio 2018 - Il mondo del paracadutismo italiano e soprattutto fanese è in lutto. Se n’è andata mercoledì mattina all’età di 45 anni Silvia Carloncini (FOTO), giovane mamma, fanese di nascita e bolognese d’adozione, giornalista pubblicista freelance che tra gli altri impieghi si occupava con passione e professionalità dell’ufficio stampa dell’Alimarche Skydive, la scuola di paracadutismo di base all’aeroporto di Fano.

Giovane, solare e caparbia lascia due bambini piccoli e il marito Massimo Fiorini, 10 volte campione italiano di paracadutismo, una passione che condivideva con Silvia, che tanti lanci nel vuoto aveva fatto in questi ultimi anni ritornando sempre coi piedi per terra. Questa volta invece no, è volata in cielo e non farà più ritorno.

Se n'è andata come nessuno avrebbe mai immaginato, per una donna che amava sfidare la gravità mettendo in conto i rischi diquello sport a cui ha dedicato gran parte della sua vita negli ultimi anni, con la prudenza e la consepevolezza rispettosa di tutto ciò che comportava. Invece si è sentita male la mattina di San Valentino, nel suo letto ed è stata inutile la corsa in ospedale. Ora per indagare le cause di questa morte tanto improvvisa quanto sconcertante, la magistratura di Bologna ha disposto l’autopsia sul corpo della mamma paracadutista.

Una notizia che ha sconvolto la comunità fanese di San Pio X (la parrocchia del Poderino) dove Silvia ha passato l’infanzia fino al diploma. Poi si era trasferita a Bologna per studiare Lettere moderne e da lì poi la specializzazione in giornalismo, con un master in Comunicazione pubblica istituzionale infine le esperienze (tra le altre) in Coop Adriatica, Barilla, Conad, Toyota e nell’assessorato alla Salute della Regione Emilia Romagna.

«I funerali non sono ancora stati fissati – racconta una cugina -, presumibilmente si terranno la settimana prossima. Siamo tutti sotto choc. Aveva subìto un intervento al pancreas il 1° febbraio, ma era andato tutto bene ed era tornata a casa (il 10 febbraio, ndr). Fino alla sera prima stava benissimo, la mattina si è sentita male ed è arrivata subito l’ambulanza...ma è venuta a mancare. Ora è stata disposta l’autopsia che speriamo ci dia delle risposte. Non riusciamo a capacitarci che non sia più tra noi».