Fano, squalo bianco. "Carcassa dilaniata e pesci scomparsi"

Avrebbero a che fare con il grande squalo bianco avvistato tra Rimini e Fano? Licio Gabrielli, pescatore e presidente del Tortuga fishing club, crede di sì

Licio Gabrielli, presidente del Tortuga fishing club

Licio Gabrielli, presidente del Tortuga fishing club

Fano, 5 novembre 2017 - I pesci di superficie? Spariti e una strana carcassa dilaniata avrebbero a che fare con il grande squalo bianco avvistato l’altro ieri? Licio Gabrielli, pescatore e presidente del 'Tortuga fishing club' di Baia Metauro, nutre il timore che l’enorme squalo bianco abbia spaventato la fauna marina che vive nelle acque del litorale fanese.

Il video dello squalo bianco avvistato al largo di Rimini

«Da qualche tempo sono spariti sgombri, suri e lanzardi – spiega Gabrielli –, pesci che vivono in superficie, mentre sono ancora presenti le triglie e le mazzole, che invece si trovano sul fondo marino. Il fenomeno potrebbe essere legato alla presenza di grossi predatori, che divorano enormi quantità di pesce, e lo squalo è al vertice della catena alimentare. Inoltre, alcuni mesi fa, a Baia Metauro si è spiaggiata la carcassa di un grosso pesce dilaniato, forse una piccola balena, che non siamo stati in grado di riconoscere con precisione a causa del pessimo stato».

Tra tronchi d’albero scolpiti dalle onde e conchiglie dai colori meravigliosi che adornano la sua capanna in riva al mare, un po’ come quella di Santiago de «Il Vecchio e il mare», Licio Gabrielli è in costante contatto con il mondo dei pescatori sportivi, rimanendo sempre aggiornato su ciò che accade tra i flutti.

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«Forse è tornato a trovarci Willy - conclude con un pizzico di ironia –, il pescecane che negli anni ’80 scorazzò per settimane lungo la costa fino a Rimini, ma comunque sia è buona norma fare attenzione, in particolare in mare aperto, dove oggi ho notato pescatori in canoa avventurarsi con troppa disinvoltura».

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