Fano, lei lo lascia e lo denuncia. "Mi perseguita"

Stalking, la procura ha sequestrato fucili da caccia a un operaio di 40 anni e chiesto il rinvio a giudizio

Stalking

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Fano (Pesaro Urbino), 22 novembre 2017 - L’aveva lasciato. Lui 40 anni, operaio, lei 25, studentessa. Sono stati insieme sei mesi, poi le strade si sono divise. O meglio, la ragazza pensava questo. Invece per l’operaio le cose non stavano così. Ha cominciato a chiamarla troppo spesso, a starle dietro, a disturbarla perché sospettava che avesse un altro tanto che la giovane è andata alla polizia.

Nel giro di qualche giorno, il 40enne si è visto recapitare un ammonimento da parte del questore con ritiro della licenza di caccia e requisizione dei fucili. Questo non l’ha fatto felice ed è andato alla ricerca della sua ex ragazza per farle sapere di non aver gradito la mossa:«Perché mi hai denunciato alla polizia?» è stata la parola più gentile rivolta alla ragazza. La quale ha cominciato a prendere nota della situazione. 

Il secondo episodio è avvenuto al mare, in spiaggia, quando l’operaio ha incrociato la ragazza in compagnia di un suo amico contro il quale ha iniziato a litigare e ad insultare. Terzo episodio di persecuzione molesta raccontato dalla ragazza è stato quando lo ha visto in auto che la seguiva. Poi l’ha superata, infine è ricomparso improvvisamente per poi allontanarsi. Quarto episodio quando in auto è tornato ad inseguirla superandola e facendo manovre di disturbo.

A quel punto, la 25enne è tornata alla polizia raccontando ciò che le stava capitando. Per l’operaio è scattata la denuncia per stalking e ieri era prevista l’udienza preliminare davanti al gup di Pesaro. Appuntamento rinviato per il cambio del giudice. Se ne riparla il 30 gennaio prossimo. Dice l’avvocato difensore Enrico Cipriani: «Il mio cliente non aveva intenzione di molestare la sua ex. Vengono contestati episodi che sono del tutto casuali nel traffico di una città come Fano. Se dovesse essere condannato qualcuno perché incrocia una ex fidanzata in auto, ci sarebbero dei problemi di sovraffollamento di imputati nei tribunali. Quindi, abbiamo fiducia col processo di dimostrare l’inconsistenza delle accuse».