Terme di Carignano, viaggio nel degrado / FOTO

L'impianto è chiuso da tre anni. Grandi promesse per quello che doveva essere il volano dell'economia locale

Lorenzo Benoffi e l'ex Hotel Regina di Carignano

Lorenzo Benoffi e l'ex Hotel Regina di Carignano

Fano (Pesaro e Urbino) 3 maggio 2017 - Ha le lacrime agli occhi Lorenzo Benoffi, 70enne ex titolare dello storico Hotel Regina di Carignano Terme, mentre ci porta a fare un tour del degrado di quella frazione di cui vent'anni fa si parlava come se le sue fonti termali dovessero spaccare il mondo.

"Le varie amministrazioni che si sono succedute negli ultimi 25 anni – racconta l'uomo - hanno fatto tutte delle grandi promesse per le Terme. A cominciare dal famoso piano regolatore Cervellati che prevedeva due comparti, tra i quali c'ero in mezzo anche io. Se partiva lo sviluppo delle terme ognuno di noi avrebbe potuto farci qualcosa. Io avrei voluto vendere il terreno per investire diversamente, dato che avevo già l'attività dell'Hotel Regina in piedi".

Ma ancora oggi è lasciato tutto all'abbandono, compreso il terreno della famiglia Benoffi (che comprende le proprietà di Lorenzo, la sorella, gli eredi del fratello e la madre novantenne). "Io sono venti anni che pago l'Ici in questo maledetto comparto unico di terra edificabile che è rimasto un campo di grano". Oltre 10 mila euro l'anno.

"Quando ho venduto l'Hotel Regina al Cante di Montevecchio s'era riaccesa la speranza di farci qualcosa in questo terreno edificabile. Perché trasformavano il Regina in una struttura medica di lungodegenza come Galantara. Ma anche qui sono passati nove anni ed è tutto all'abbandono. Perché aspettano dei contributi della Regione. Le terme sono fallite da tre anni, in amministrazione controllata, e non si sa come va a finire. E se passano altri 20 anni io devo continuare a pagare l'Ici?"