Fano, "drastico taglio ai trasporti per i dializzati"

Denuncia del centrodestra: "Il servizio non sarà garantito a chi non è in carrozzina o in barella"

I tagli per ilò trasporto dei dializzati partiranno dall’1 settembre e riguarderanno anche i non autosufficienti

I tagli per ilò trasporto dei dializzati partiranno dall’1 settembre e riguarderanno anche i non autosufficienti

Fano, 30 agosto 2017 - «Il servizio trasporto per i dializzati verrà drasticamente tagliato a cominciare dal primo settembre». A lanciare l’allarme i consiglieri comunali del centro destra che parlano di «nuova tegola che tocca ancora una volta la sanità fanese».

«Il servizio in ambulanza – secondo Luca Serfilippi, Marianna Magrini, Gianluca Ilari, Stefano Mirisola e Davide Delvecchio – non sarà più garantito a tutti quei pazienti dializzati che non sono in carrozzina o barella, ma anche a chi per altri motivi di salute, di anzianità o familiari non è in grado di spostarsi in maniera autonoma. I dializzati sono pazienti che dopo la terapia sono sfiniti, pertanto anche se camminano (con difficoltà), non sono sicuramente autosufficienti e necessitano di assistenza. Il servizio viene svolto 3 volte a settimana (andata e ritorno) da Croce Azzurra e Croce Rossa».

I consiglieri chiedono a gran voce «che l’Area Vasta rinnovi la convenzione per permettere alle persone più in difficoltà di avere un servizio pubblico a 360 gradi». I consiglieri chiamano in causa il sindaco Seri perché «intervenga subito e trovi una soluzione a questa ulteriore vicenda che sfugge di mano alla massima autorità sanitaria locale». I consiglieri hanno anche presentato una interrogazione per avere ulteriori chiarimenti da parte del primo cittadino. Se non sarà garantito il trasporto in ambulanza a tutti i dializzati, per l’opposizione «i pazienti saranno lasciati soli e dovranno provvedere per conto loro al trasporto pagandolo per poi forse ricevere un rimborso. Un’ipotesi a dir poco ridicola visto che sarà una spesa non temporanea, ma per sempre».

«Il taglio del servizio – commenta Stefano Pollegioni di Fratelli d’Italia – mette in difficoltà i dializzati e le loro famiglie che devono organizzarsi per accompagnarli: i pazienti fanno la dialisi ogni due giorni e dopo ogni seduta per riprendersi hanno bisogno di due o tre ore di tempo e certo non possono tornare a casa con le loro gambe. Sembra che ci sia l’intenzione del Comune di sopperire al taglio servendosi del Club Mattei-Protezione Civile».

«C’è stato un incontro con il Comune prima delle ferie – conferma Saverio Olivi – per sondare la nostra disponibilità ad ampliare la convenzione già in atto e che riguarda il trasporto dei disabili. Per ora non c’è nulla di più». Altro problema che deriva dal taglio del servizio del trasporto dializzati «è la riduzione – fa notare Pollegioni – della mole di lavoro per le ambulanze, lavoro e stipendio con il quale vivono diverse famiglie».

an. mar.